«Per contestare l’assenza di serie politiche giovanili e palesare la diffusa precarietà e disoccupazione». È con queste motivazioni che un gruppo di ragazzi che aderiscono al Coordinamento studentesco hanno deciso, questa mattina, di presentarsi con gli striscioni negli uffici dell’Agenzia giovani del Comune di Catania, in via Manzoni 91/c. «Noi vogliamo definirci una generazione ingovernabile – dicono in una nota – Riteniamo che sia necessario tornare a riflettere su quello che i governi, nazionali e locali, intendono per politiche giovanili».
Al centro della contestazioni la riforma della Buona scuola del presidente del Consiglio Matteo Renzi, ma anche il progetto Garanzia giovani («Aspettiamo ancora il pagamento delle ultime cinque mensilità», ricordano i manifestanti) e il Jobs act. Ma in mezzo c’è anche la famigerata alternanza scuola-lavoro, «che, detto con parole non gentili, è manodopera gratuita e a basso costo per piccole e grandi aziende». E che lascerebbe gli studenti in balia di un mercato del lavoro fatto di «microcontratti a tempo determinato o al massimo qualche occupazione in nero».
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