Si fa prima a raggiungere l’aeroporto di Comiso o quello di Catania? È la domanda che spesso si pongono i cittadini della provincia di Ragusa, nonostante appaia subito evidente che la distanza, considerando i chilometri, sia decisamente più ridotta per allo scalo ragusano. Eppure tradotto in termini di tempo, la risposta non è affatto scontata. Colpa della viabilità e dei servizi offerti per raggiungere l’infrastruttura, con il trasporto pubblico praticamente inesistenti.
Se ne sono accorti anche gli studenti. In particolare quelli delle terze classi del liceo Q. Cataudella di Scicli, che hanno realizzato uno studio basandosi sui dati del portale Open coesione. L’istituto di Scicli è stato l’unico della provincia di Ragusa ad essere ammesso al bando di Open Coesione avviato dal Miur con la doppia finalità di aprire una finestra importante sugli open data e stimolare il senso civico degli studenti. «Accedere ai dati – spiega la professoressa Bernardetta Alfieri – significa ridurre le distanze, un progetto di monitoraggio civico implica un protagonismo attivo sul controllo dei finanziamenti pubblici». Da questo principio si sono mosse le insegnanti Alfieri e Catia Occhipinti, che hanno guidato i ragazzi nello studio dei dati sulle risorse assegnate e spese, localizzazioni, ambiti tematici, soggetti programmatori e attuatori, tempi di realizzazione e pagamenti dei singoli progetti. «I ragazzi – racconta la professoressa Occhipinti – hanno simulato il viaggio di due turisti partiti da Roma per giungere a Comiso e poi, ancora dirigersi a Donnalucata, frazione balneare di Scicli, in occasione della Cavalcata (sfilata di cavalli bardati in occasione della festa di San Giuseppe ndr). Ebbene – continua l’insegnante – nel giorno in cui i turisti sarebbero dovuti arrivare, da Roma per Comiso era previsto un solo volo, per non parlare delle difficoltà di poter usufruire dei mezzi pubblici, totalmente assenti dopo le 18.30, con l’alternativa del servizio privato, che è abbastanza costoso».
Nello spazio lasciato vuoto dal pubblico si sono inseriti i privati. Da alcuni mesi è in funzione il Sicily shuttle, che si presenta come «la metropolitana porta a porta della provincia di Ragusa», e si offre di portare il passeggero fino alla porta di casa, anche se l’aereo è in ritardo. Le tappe toccate sono Vittoria, Scoglitti, Ragusa, Modica, Scicli, Punta Secca, Donnalucata, Ispica, Pozzallo, Noto. Facendo una simulazione sul portale, due persone che, dallo scalo Pio La Torre, devono raggiungere Donnalucata, dovranno però pagare 48 euro. Non va meglio con un servizio noleggio con conducente per cui servono 45 euro. In entrambi i casi occorre prenotare diverse ore prima.
Volendo risparmiare, resta il trasporto pubblico: l’autobus dell’Ast che collega le rinomate spiagge di Donnalucata a Comiso costa poco (sei euro), ma non arriva fino all’aeroporto. Dal centro della cittadina allo scalo bisogna arrangiarsi con un mezzo privato o con il bus urbano. Così in totale per coprire i 40 chilometri che separano le due località servono circa tre ore, le corse sono poche (quattro al giorno) e completamente inesistenti dopo le 17. In quel caso non resta che rivolgersi al servizio privato o dirottare il proprio viaggio su Catania, raggiungibile da Donnalucata in tre ore al costo di 9,40 euro.
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