«Voli Alitalia troppi cari» che affossano le compagnie low cost, mentre il governo pensa a «nuovi modelli tariffari». Il botta e risposta tra il sindaco Leoluca Orlando e il ministro dei trasporti Danilo Toninelli è andato in scesa questa mattina, poco prima prima della cerimonia di inaugurazione dei lavori di ampliamento e adeguamento sismico del terminal passeggeri dell’aeroporto Falcone Borsellino. Oggetto dello scontro, il costo eccessivo dei biglietti della compagnia di bandiera che ricadono sulle tasche dei siciliani. «Abbiamo grande comprensione per la crisi Alitalia – ha puntualizzato il primo cittadino -, ma è una vergogna che si spendano più di 500 euro per venire da Roma a Palermo. A quel punto, anche 300 euro è un prezzo più basso, ma significa distruggere, in tutte le tratte in cui c’è una coincidenza, il senso delle linee low cost. Da questo punto di vista occorre una attenzione da parte di Alitalia tanto sulla politica tariffaria quanto su quella oraria». E poi l’affondo: «Se non ci fosse Alitalia staremmo meglio».
Dal canto suo, il ministro non si è sottratto al confronto. «Le concessioni aeroportuali hanno portato a un aumento delle tariffe enorme – ha ammesso – Per questo stiamo cercando di fare ‘sistema Paese’, un nuovo piano nazionale degli aeroporti attraverso l’autorità di regolazione per i trasporti con nuovi modelli tariffari». Il ministro ha espresso inoltre parole di apprezzamento per lo scalo palermitano dove, «rispetto alla media del traffico di passeggeri nazionali, i numeri sono migliori». Intanto, proprio oggi si parte con l’adeguamento sismico e ristrutturazione del terminal passeggeri. Ormai è tutto pronto per la prima fase operativa (il primo lotto) del progetto complessivo di quasi 72 milioni di euro per realizzare queste due importanti opere. L’investimento si aggira attorno ai 48 milioni, tutti fondi Gesap, la società di gestione dell’aeroporto Falcone Borsellino, che per queste opere non ha avuto aiuti o contributi né dallo Stato né dalla Regione siciliana.
La società ha inaugurato oggi l’inizio dei lavori alla presenza, oltre che del ministro, anche dei vertici di Enac ed Enav, di Assaeroporti. «I lavori riguardano l’ammodernamento di tutto il terminal – ha confermato Tullio Giuffré presidente Gesap – un passaggio necessario per il nostro aeroporto in maniera tale da poter dotare di servizi più adeguati il traffico passeggeri che sempre di più sceglie Palermo e la Sicilia e di prepararci per potere raggiungere l’obiettivo di superare i 10 milioni di passeggeri. Le stime per luglio parlano di 800 mila utenti in questo mese e immaginiamo di sfiorare i 7,5 milioni per la fine dell’anno». Gli interventi, al momento, riguarderanno complessivamente: l’adeguamento alla normativa antisismica; la ristrutturazione architettonica del terminal passeggeri; la realizzazione di impianti elettrici, idrici, meccanici, speciali, antincendio e fotovoltaici; opere accessorie, come rampe pedonali, pontili di collegamento al piazzale aeromobili, per garantire la piena funzionalità dell’edificio nell’assetto finale; omogeneità da un punto di vista architettonico, sia per gli esterni sia per gli interni; aumento del numero dei gate d’imbarco, dei varchi di sicurezza e dei banchi check-in.
Saranno, inoltre, riconfigurate le sale per i passeggeri e per i viaggiatori a ridotta mobilità (Prm); saranno creati nuovi uffici per gli enti che hanno sede in aeroporto, per gli handler e la biglietteria. Sarà ammodernata la sala per la restituzione dei bagagli, cosi’ come l’area arrivi Shengen e imbarchi extra Shengen. Fronte unico per i varchi di sicurezza, che passeranno da 14 a 18. Su un unico fronte anche i banchi check-in, che cresceranno di 9 unità, da 35 a 44, mentre i gates passeranno da 14 a 16. Nuovi ristoranti, locali terrazza e lounge vip. L’intervento avrà un impatto positivo sull’area commerciale, che crescerà del 42 per cento: le zone retail passeranno da 10 a 19 e le zone food & beverage da sei a dieci. Lo sviluppo delle aree commerciali porterà benefici in termini di ricavo per almeno 5 milioni di euro all’anno. A fine intervento l’area complessiva del terminal aumenterà del 21 per cento. La superficie complessiva infatti passerà dagli attuali 37.264 metri quadrati ai 44.977 a fine intervento, mentre la superficie commerciale passera’ da 2.890 a 4.100 metri quadrati.
«L’esigenza di riammodernamento nasce dall’esplosione di passeggeri che avuto l’aeroporto negli ultimi anni – ha sottolineato Giovanni Scalia, amministratore delegato Gesap – nel 2018 abbiamo toccato i 6,6 milioni e nel 2019 supereremo i 7 milioni. Ovviamente più passeggeri vuol dire più servizi: abbiamo rifatto integramene la pista due anni fa, e ora è arrivato il momento del terminal. Tutto questo è sostenuto grazie ai numeri che l’aeroporto sta raggiungendo – ha aggiunto – pochi giorni fa l’assemblea ha approvato il bilancio per il 2018 con oltre 4 milioni di utile e per il 2019 si attendono dei numeri ancora migliori con una liquidità che dovrebbe passare da 16 a 20 milioni».
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