«L’iniziativa presentata oggi è il culmine di una via crucis iniziata a marzo del 2010». Utilizza una metafora pasquale il presidente Sac Salvatore Bonura per annunciare la chiusura dell’accordo con Mediobanca, Cassa depositi e prestiti, e Intesa San Paolo. La misura porterà nelle casse della società aeroportuale di Catania 80 milioni di euro che verranno investiti per la realizzazione di parcheggi e per la riqualificazione del terminal Morandi, i nodi dell’accordo di programma valido fino al 2017. Presenti alla conferenza stampa anche il sindaco di Catania Enzo Bianco, il direttore centrale Infrastrutture, Aeroporti e Spazio aereo di Enac Roberto Vergari e l’advisor di Mediobanca Massimo D’Adamo.
«Sappiamo bene che questo non basta perché dobbiamo realizzare investimenti per altri 500 milioni di euro in relazione alla concessione quarantennale dell’infrastruttura, però – continua Bonura -, è una mossa che lascia intendere la proiezione della società nel futuro». Accanto a questi intenti l’amministratore delegato Sac Gaetano Mancini evidenzia gli altri obiettivi dello scalo che nel 2014 ha registrato un traffico di sette milioni di passeggeri e di quasi 60mila movimenti totali. «Abbiamo in cantiere il rifacimento integrale delle fondazioni e delle pavimentazioni dello scalo, diverse opere accessorie e l’installazione di pannelli fotovoltaici sui parcheggi», elenca Mancini. Un punto che sicuramente verrà affrontato con i finanziamenti appena ottenuti è il «potenziamento delle esposizioni di eccellenza alimentare siciliana all’interno dell’aeroporto, in occasione dell’Expo 2015 di Milano», aggiunge Bonura. Che però ritiene il percorso di rafforzamento dello scalo etneo non completo fino al conseguimento dell’annunciata quotazione in borsa della Sac.
«Per gli altri investimenti che abbiamo in mente dobbiamo centrare la quotazione azionistica perché è l’unico modo per aprire la compagine societaria a nuovi soggetti manageriali, senza indebitarci con i gruppi bancari», afferma Bonura. Che evidenzia come uno degli obiettivi sia il raggiungimento dei 15 milioni di passeggeri entro dieci anni. Sui tempi relativi al processo di quotazione in borsa della società precisa: «Dobbiamo scegliere il global coordinator, abbiamo selezionato i soggetti che hanno partecipato alla gara e, da qui a 40 giorni, sceglieremo la suddetta figura. Pensiamo – continua Bonura – che entro l’anno il programma sarà concluso».
A frenare il processo di quotazione in borsa è la realizzazione di alcune infrastrutture. «Si tratta del prolungamento della pista che dipende dallo spostamento della stazione di Bicocca e dall’interramento dei binari. Questo progetto verrà spezzettato, i tempi non dipendono da noi, che comunque abbiamo i soldi necessari, ma – conclude – da quelli che aspettiamo dal ministero dei Trasporti».
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