Adrano, riunione dei sindaci sulla sicurezza Evacuate 20 famiglie per un proiettile

Trovare una linea comune dopo gli attentati ai sindaci di Adrano, Biancavilla e Santa Maria di Licodia, Questo l’obiettivo di una riunione tenutasi nel tardo pomeriggio di ieri a Palazzo Bianchi ad Adrano, dove il primo cittadino Pippo Ferrante ha riunito i colleghi Pippo Glorioso, Toto Mastroianni, Carlo Caputo, Mauro Mangano e Nino Di Guardo, sindaci rispettivamente di Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Belpasso, Paterno e Misterbianco. «E’ necessario agire assieme – ha affermato Ferrante – riteniamo che alla base degli attacchi vi possa essere un regia unica: quella legata alla gestione del servizio della raccolta rifiuti. Non è una coincidenza, perché noi vogliamo rompere il sistema».

L’ultimo inquietante episodio proprio poche ore prima: intorno alle 10 del mattino, in via Regina Margherita è stato ritrovato un proiettile inesploso. Sono state allontanate una ventina di famiglie residenti in abitazioni circoscritte in un raggio di 200 metri. Gli artificieri hanno poi reso meno pericoloso il proiettile, lungo circa 10 centimetri e di costruzione artigianale, facendolo esplodere sul posto per separare i pezzi, successivamente è stato fatto brillare in una cava di Belpasso. Sul fatto indagano i carabinieri, tentando di capire perché l’ordigno sia stato lasciato proprio in via Regina Margherita. Un messaggio lasciato a qualcuno, forse un pluripregiudicato, che risiede in zona.

Intanto sull’escalation di intimidazioni in quello che viene definito il Triangolo della morte è intervenuto Nello Musumeci, presidente della Commissione regionale Antimafia: «Mafia e criminalità alzano il tiro, con atti intimidatori rivolti ai sindaci, agli assessori e alla polizia municipale, fra le istituzioni simbolo della legalità sul territorio. Ho chiesto – ha proseguito Musumeci – un incontro col ministro dell’Interno Alfano per novembre». Anche il senatore Salvo Torrisi invita «il Prefetto di Catania a convocare il Comitato per l’ordine e la sicurezza. Inoltre, come componente della Commissiona antimafia al  Senato, mi rendo eventualmente disponibile a coinvolgerla».

Proseguono le indagini dei carabinieri della compagnia di Paternò volti ad identificare gli autori dell’atto intimidatorio contro Glorioso. Secondo indiscrezioni ad effettuare l’attentato sarebbe stati tre individui che hanno agito col volto coperto: hanno cosparso le auto di benzina, appiccato il fuoco e sono poi fuggiti per qualche metro a piedi. Probabilmente ad attenderli c’era un complice a bordo di una autovettura che si sta cercando di identificare.

Salvatore Caruso

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