A distanza di quattro mesi dall’ultimo episodio, ad Adrano alcuni cassonetti sono stati dati di nuovo alle fiamme. Ad appiccare il fuoco pare sia stato un gruppo di ignoti. Le azioni delinquenziali si sono verificate nel corso dell’ultimo fine settimana con l’incendio in contemporanea di bidoni dei rifiuti collocati in diversi punti della città, tutti distanti tra loro. Il clou si è registrato nella notte tra sabato e domenica, quando alcune persone di cui non si conosce ancora l’identità hanno accesso la miccia quasi all’unisono in contrada Dagala e nella zona degli alloggi popolari di via De Filippo. Nei diversi siti interessati dal rogo sono intervenuti i vigili del fuoco del comando di Adrano.
In totale sono oltre 25 i cassonetti inghiottiti dalle fiamme insieme a tutta la spazzatura in essa contenuta, che ha reso l’aria irrespirabile. Duro il commento del sindaco Pippo Ferrante, il quale ha reso noto che, alla luce degli incendi di presunta matrice dolosa, il titolare dell’azienda che si occupa dei rifiuti in città, la Roma costruzioni di Gela, ha sporto nella giornata di ieri denuncia contro ignoti. «È evidente che c’è un progetto criminoso, il tentativo di creare emergenze o di mandare messaggi. Abbiamo denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine che sicuramente sapranno cosa fare. Voglio ricordare ai cittadini che l’amministrazione ha attivato il servizio Whatsapp Io partecipo (3351351224) che troverete anche nel sito del comune. Il contatto serve per segnalare ogni tentativo di mancato rispetto delle regole o di inciviltà», ha detto il primo cittadino di Adrano.
«I danni arrecati all’azienda sono ancora da quantificare. Si potrebbero aggirare sui 15mila euro, è inevitabile che i danni derivanti dagli incendi – ha proseguito Ferrante – si riversino sull’ente comunale, il quale a breve dovrà provvedere a pagare l’azienda, la quale affronterà delle spese extra relative all’acquisto dei cassonetti bruciati». Nel periodo natalizio in contrada Santuzza – l’area delle vigne – alcuni ignoti hanno bruciato i cumuli di rifiuti che da giorni avevano invaso la zona e il risultato fu uno spaventoso rogo che divorò contenitori di plastica della spazzatura.
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