Chissà se il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha spiegato a Mario Monti che la Costituzione italiana (di cui il nostro Statuto è parte integrante) non prevede la possibilità di commissariare la Sicilia. Lo prevede solo nel caso in cui il bilancio non venga approvato. E, non è questo il caso. Con tutti i sui buchi, il documento finanziario è stato approvato.
Ciò che è certo è che, stamattina, i due hanno parlato di Sicilia. Dopo una campagna mediatica aggressiva e ricchissima di pregiudizi che scambia lucciole per lanterne e si scaglia contro l’Autonomia (mai applicata), ecco i massimi vertici dello Stato che discutono della nostra regione e dei suoi problemi economici. Siamo onorati (?). Di solito si ricordano della Sicilia solo quando devono sfilare sulle passerelle delle commemorazioni.
La loro attenzione, però, non ci tranquillizza. Anzi. Ci fa pensare ad una imminente dichiarazione di guerra. Di questo si tratterebbe nel caso in cui il loro obiettivo fosse lo Statuto speciale. A Roma lo massacrano da 60 anni. Adesso potrebbe scattare la fase dell’attacco frontale. Da cui ci si dovrà difendere.
E ufficiale: Pdl, Pd e Udc non vogliono che la Sicilia voti a ottobre
Udc, Pdl e Confindustria: gli ascari di Sicilia
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