Addio a Lou Reed, poeta e leggenda del rock

SI E’ SPENTO UNO DEI DEI GRANDI PROTAGONISTI DELLA STAGIONE CALDA DELLA MUSICA DEGLI ANNI ’60 E ’70

di Sofia Li Pira

Addio a Lou Reed, il poeta del rock, musicista leggendario, protagonista della stagione calda della musica ma anche del mondo dell’arte degli anni ’60-’70.

La notizia arriva dalla rivista Rolling Stone, che non rivela nulla circa le cause del decesso, apparentemente dovuto a un recente trapianto di fegato.

Americano di nascita (Brooklyn 1942), la sua vita artistica è legata all’evoluzione delle capitali di tendenze, le sfavillanti città di New York e Londra.

Nella capitale americana nel 1966 fonda i Velvet Underground, gruppo musicale che diventerà presto un cult nel panorama musicale newyorkese grazie anche alla collaborazione con la cantante Nico e con Andy Warhol, stratega e promotore finanziario del lancio del primo disco del gruppo, il noto album “The Velvet Underground & Nico”: un successo che tutti ricordiamo per la banana disegnata dallo stesso Warhol in copertina e per le sue celebri canzoni senza tempo, come Sunday Morning.

I successivi anni sono quelli della Londra glam rock e dell’incontro con David Bowie. E’ qui che nasce Transformer, il disco che lo rende un idolo. Da quest’album che segna una svolta nella sua carriera molti saranno i successi ma anche i fallimenti; nel 1972 l’album Berlin non raggiunge gli incassi previsti, e l’insuccesso insieme alla contemporanea separazione dalla moglie lo conducono in un momento particolarmente buio della vita.

Una vita di eccessi, quella dell’artista maledetto Reed, segnata per sempre da una terapia di elettroshock cui fu sottoposto ancora adolescente, a causa della sua presunta bisessualità; un trauma al quale dedica la canzone Kill Your Sons.

Poeta del suo tempo, Lou Reed è stato protagonista della scena artistica fino ai nostri giorni, accompagnando più di una generazioni con la sua musica che rivela anche contaminazioni jazz e un grande amore per la letteratura e la poesia,

Da ricordare anche due incursioni nel mondo del cinema: un omaggio al regista cinematografico Wim Wenders, da sempre suo fan, interpretando se stesso in due significative parti nei film Così lontano, così vicino del 1993 e in tempi più recenti in Palermo Shooting del 2008. E proprio da Palermo ci piace salutarlo con qualche immagine della sua partecipazione al film girato nel capoluogo siciliano.

Redazione

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