Acireale dice addio alle piste ciclabili di corso Umberto e corso Savoia. È questa l’ultima decisione dell’amministrazione a Cinque stelle del sindaco Stefano Alì. Le corsie che si trovavano ai margini delle due principali vie, in queste ore sono state cancellate. In alcuni punti le hanno soppiantate le strisce blu. La scelta precede le disposizioni del nuovo Piano generale del traffico urbano che a breve sarà realtà. Al posto delle corsie ciclabili sarà istituita la zona 30: obbligatorio per le auto circolare a velocità moderata. «Crearla su queste due strade serve alla commistione fra biciclette e auto – afferma Alì a MeridioNews – e in un simile contesto la pista ciclabile sarebbe inutile e superflua, mentre invece la zona 30 tutela le categorie più deboli».
La decisione è però per la città come un fulmine a ciel sereno. Il dibattito è già animato, anche dopo l’abolizione della zona a traffico limitato in piazza Duomo per l’intera giornata. Adesso la cancellazione delle piccole corsie ciclabili, che furono pensate anni fa, quando sulla poltrona di sindaco sedeva Roberto Barbagallo. E se da un lato alcuni cittadini sono fermamente contrari perché «con l’abolizione delle corsie ciclabili e della Ztl viene meno una visione sostenibile di città», altri concordano con la scelta dell’amministrazione: «Quella pista non era a norma ma incentiva all’utilizzo della bici. Perché era particolarmente stretta: la normativa dice che la pista ciclabile deve essere larga almeno sessanta centimetri e se non sbaglio quella non lo era», dice Alessio, appassionato di ciclismo. Della stesa opinione Antonino Scordo, presidente della sezione etnea dell’Acsi (Associazione centri sportivi italiani): «Credo che le piste ciclabili dovrebbero essere migliorate ma mai tolte – spiega a MeridioNews – ma forse la scelta è arrivata perché la pista si trovava in centro storico ed era troppo stretta, per questo andava migliorata. Infrastrutture di questo tipo dovrebbero essere fatte per non mettere a rischio i ciclisti che giornalmente le percorrono».
Passo indietro o misura che apre a nuove ipotesi di sostenibilità urbana? Alì prova a rassicurare quanti in città reputano sbagliata la scelta. «La cancellazione della pista ciclabile non la considero un danno. Verrà mantenuta la corsia di corso Italia. Ma nelle restanti parti della città non era comoda – spiega -. Oltre a mettere rischio chi vuole percorrerla, crea disagi per i commercianti perché in alcuni punti passa in mezzo ai tavolini». Il sindaco poi si sofferma sul nuovo Piano generale del traffico urbano, che il Comune ha stilato insieme all’università di Catania: «Avremo nuove piste ciclabili, ma in altri punti della città e con corsie più larghe – annuncia -. Poi ci saranno altre novità come marciapiedi e misure volte a favorire la vivibilità e a migliorare la vita dei cittadini». I punti presenti all’interno del documento devono ancora essere applicati: «Auspichiamo di arrivarci entro maggio, prima deve passare in Consiglio comunale e poi arriverà in giunta».
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