«Per chi ha bisogno di un po’ di refrigerio in queste giornate calde, l’ideale è camminare in un corso d’acqua». È il consiglio di Antonio Strano, guida dell’associazione naturalistica Passo Passo trekking che si occupa anche di organizzare escursioni di acquatrek, cioè la risalita a piedi e, per qualche tratto, anche a nuoto dei torrenti.
Calcinara e Anapo a Pantalica e il fiume Cassibile a Cavagrande sono quelli più famosi dell’altopiano ibleo. «Gli altri corsi d’acqua del siracusano – spiega Strano a Meridionews – nel periodo estivo tendono ad asciugarsi e, quindi, non è possibile fare questo tipo di attività, invece questi sono fiumi che mantengono sempre una certa portata». Scarponcini, maglietta termica, borraccia e costume. Basta questo per l’escursione e anche se «avere un’attrezzatura tecnica idonea rende tutto più semplice, non è vincolante – afferma Strano –, però sicuramente non facciamo partecipare chi viene con i sandali o le infradito, proprio per questioni di sicurezza».
Dai 20 fino ai 60 anni, chiunque può fare attività di acquatrek, «dalla persona che si alza per la prima volta dalla poltrona dopo 20 anni a quella super atletica che arriva direttamente dalla palestra. I percorsi escursionistici che proponiamo – conferma la guida – non sono nulla di estremo, ma anzi sono alla portata di tutti perché la nostra filosofia del trekking è basata non sullo sport in sé e per sé ma sull’educazione ambientale e sulla valorizzazione dei territori ricchi di piante, animali, storia e cultura».
Mezza giornata immersi nella natura selvaggia e incontaminata per conoscere la flora, la fauna e la storia del luogo. «La nostra missione è fare in modo che più gente possibile conosca il territorio, se ne innamori e lo protegga», spiega Strano, come per l’escursione di acquatrek che conduce nell’antico insediamento rupestre di Pantalica. Villaggi bizantini totalmente ricavati nella roccia e baluardi difensivi strategici dell’acropoli sicula-sicana da visitare seguendo il corso dei fiumi Anapo e Calcinara. «Tanta storia e tanta natura in un unico ambiente, in una delle necropoli più grandi d’Europa da dove ha avuto inizio la storia della Sicilia orientale con l’intreccio fra sicani, siculi e greci che rimane ancora sconosciuta a molte persone, perfino a quelle che vivono nei paesi limitrofi».
Il turismo naturalistico ed escursionistico sta crescendo molto in Sicilia. «Mancano però dei servizi all’altezza di soddisfare le richieste e le esigenze dei clienti» lamenta Nanni Di Falco, guida ambientale escursionistica dal 1997 e responsabile del portale Sicilia in cammino, che unisce in rete le associazioni naturalistiche per l’escursionismo. «In Sicilia abbiamo un territorio bellissimo e l’approccio a piedi, che presuppone un movimento lento, predispone all’incontro e permette di avere il tempo di accorgersi di ogni cosa, dei rumori, degli odori, delle sensazioni. Andare a piedi in natura, fra la terra e l’acqua, è un privilegio, è il modo migliore per conoscere un territorio complesso e generoso come quello degli iblei».
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