«Da dieci anni vengo a prendere l’acqua qui, perché secondo me è più buona». È in controtendenza questo anziano signore catanese che ogni giorno le sue due o tre bottiglie va a riempirle nella fontanella di via Sant’Orsola, in pieno centro storico. L’ Italia, infatti, è il regno delle minerali: ogni anno si consumano circa 12 milioni di litri di acqua in bottiglia, con le loro tonnellate di plastica, in media 500 chili all’anno per abitante. E a Catania va peggio, con una media di 760 chili. Per questo, proprio nel capoluogo etneo e nella giornata mondiale dell’acqua, il Forum catanese acqua bene comune ha lanciato l’iniziativa Adotta una fontanella (a Catania sono centinaia). Una serie di pannelli – con etichette simili a quelle delle minerali in bottiglia con gli esami microbiologici effettuati – applicati sulla fontana e nei suoi paraggi sia per segnalarne la presenza sia per sensibilizzare i catanesi: «Non comprare l’acqua. Qui vicino c’è una fontanella». La prima, in via Sant’Orsola, è stata adottata oggi dall’associazione catanese Officina Rebelde. Per le altre, basta richiedere le targhette al forum, al costro di pochi euro.
Un appello ai cittadini, che sempre più spesso chiedono come fare a bere l’acqua dei propri rubinetti. Ma anche all’amministrazione locale e provinciale, dove da tempo è bloccata l’erogazione di fondi che potrebbero migliorare la situazione idrica in città. «Ci sono già 705 milioni di euro stanziati per la provincia di Catania – spiega Danilo Pulvirenti, del forum catanese acqua bene comune e nostro eco-blogger – Ma tutto è bloccato». La vicenda – assai intricata – riguarda la Sie spa, società mista a partecipazione pubblica e privata, a cui l’Ato (l’autorità d’ambito del servizio idrico integrato) etnea aveva affidato il censimento dei pozzi, delle linee di adduzione dell’acqua e i depuratori comunali. L’obiettivo era quello di stilare un piano di risoluzione dei problemi e accedere ai fondi messi a disposizione dalla comunità europea per questo scopo. Invece, nel 2009 la Sie viene dichiarata illegittima dal Consiglio di giustizia amministrativa per vizi procedurali nell’affidamento dell’incarico «e così i soldi dovuti e già nostri non si possono richiedere», continua Pulvirenti.
Insieme al forum catanese per l’acqua bene comune, anche il forum Salviamo i paesaggi, difendiamo i territori: nato a Catania da quasi un mese e in ambito nazionale nello scorso ottobre. «Anche noi abbiamo adottato una fontanella, in piazza Bovio, e nei prossimi giorni andremo ad applicare la targhetta – dice la referente per la provincia etnea, Valentina Vella – Tutti abbiamo l’obiettivo comune di dare alla cittadinanza la gestione del proprio territorio, che sia il paesaggio o l’acqua».
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