Fare chiarezza sui lavori di ristrutturazione della villa Belvedere. Il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, ha confermato stamani l’intenzione di istituire due commissioni di verifica, a cui verrà affidato il compito di appurare se gli interventi di riqualificazione e restauro, finanziati con fondi europei, siano stati a norma o se invece ci siano state negligenze e omissioni.
L’ipotesi, già ventilata all’indomani della vittoria alle amministrative dello scorso giugno, si è concretizzata sabato scorso, quando un grosso ramo si è staccato da una quercia, rischiando di travolgere una bambina: «Abbiamo deciso di nominare due commissioni di verifica – dichiara Barbagallo -. La prima esaminerà a fondo lo stato della vegetazione, per capire quale sia la stabilità degli alberi e quali interventi bisognerà fare per ripristinare la sicurezza; nel secondo caso invece si tratterà di verificare la qualità degli interventi che sono stati fatti all’interno del parco, dall’impianto di irrigazione a quello di illuminazione. È nostro dovere – conclude il primo cittadino – capire come siano stati spesi questi soldi».
A suffragare la necessità di esaminare lo stato della vegetazione è stato anche il presidente dell’Ordine degli agronomi, Corrado Vigo, che insieme al responsabile del Servizio fitosanitario forestale, Agatino Sidoti, ha preso parte al sopralluogo di questa mattina: «Le querce – ha dichiarato Vigo – sono state attaccate dalla cerambice, un insetto che le mine dall’interno, indebolendo la struttura della pianta, fino al punto di farla crollare». Sidoti, dal canto suo, ha confermato che lo stato attuale degli alberi della villa – che da ieri è nuovamente chiusa per motivi di sicurezza – dimostra come il problema non sia recente: «La manutenzione nell’intero parco è stata carente – ha detto il responsabile del Servizio fitosanitario forestale – e quando si è intervenuti lo si è fatto con modalità a prima vista non idonee, andando a tagliare con potature eccessive. Tuttavia – ha concluso – bisognerà con calma redigere un quadro completo della situazione, ma non è da escludere la necessità di abbattere qualche albero».
A parlare del parco era stato nei giorni scorsi anche l’ex sindaco, Nino Garozzo, ritenuto da alcuni uno dei responsabili del mancato monitoraggio dei lavori di ristrutturazione. Garozzo ha ribadito che il parco, pur essendo stato inaugurato senza collaudo, aveva tutto in regola per essere riaperto: «Ad aprile non c’era motivo per non aprire la villa comunale. Il collaudo – ha spiegato l’ex primo cittadino – non c’entra nulla con lo stato degli alberi. Se gli alberi fossero stati pericolanti, neanche i lavoratori dei cantieri avrebbero potuto operare. Bisogna fare luce su eventuali responsabilità, ma senza strumentalizzazioni politiche».
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