Il questore di Catania Alberto Francini ha disposto la chiusura per 15 giorni per «gravissimo pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini» della discoteca della provincia nel cui parcheggio due uomini, arrestati dai carabinieri della compagnia di Acireale, avrebbero violentato una giovane in auto, con la scusa di accompagnarla a casa. Ne dà notizia l’Ansa. Il locale, come raccontato ieri da MeridioNews, è il Qubba, dal nome della contrada in cui sorge, non lontano dal quartiere catanese di San Giorgio.
Considerato – aggiunge l’Ansa – che l’episodio ha «destato forte allarme sociale» e che l’art.100 del testo unico leggi di pubblica sicurezza (Tulps) prevede che «non è necessario che i fatti assunti come fondamento del provvedimento inibitorio siano interamente avvenuti all’interno del pubblico servizio», il questore, con proprio decreto, ha sospeso per 15 giorni le autorizzazioni per la gestione del locale, a partire dalla notifica del provvedimento che deve essere esposto sulla porta principale del locale.
Riceviamo e pubblichiamo la replica della discoteca Qubba:
In riferimento alle recenti notizie di stampa, aventi a oggetto il provvedimento di chiusura temporanea per 15 giorni
della discoteca Qubba, motivato in ragione del «gravissimo pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini»,
ritenuto sussistente ex art. 100 T.U.L.P.S., in seguito alla denuncia di un episodio di violenza sessuale di cui sarebbe
rimasta vittima una donna nel parcheggio esterno e che ha condotto all’adozione di una misura cautelare nei confronti di
due uomini, preme evidenziare quanto segue.
Rimandando alle sedi competenti la valutazione giuridica del provvedimento di chiusura, preme ribadire la assoluta
estraneità del Qubba alla vicenda. Estraneità non solo fattuale, ma anche etica.
Infatti, sotto il profilo fattuale, come confermato dalla scrupolosa e attenta attività di indagine della magistratura e delle
forze di polizia, risulta evidente l’estraneità del Qubba da qualsivoglia profilo di coinvolgimento o di responsabilità in
relazione all’episodio denunciato. Si ricordi che la spiacevole vicenda si sarebbe verificata all’esterno del locale e, più
precisamente, nell’ampio parcheggio circostante, ove non è possibile alcuna forma di vigilanza e/o di prevenzione sul
comportamento degli avventori, e ad opera di soggetti, definiti dalla stessa Autorità inquirente di “buona famiglia”, i
quali, peraltro, non avrebbero agito sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti.
Ma sotto il profilo etico e morale, i gestori della discoteca Qubba esprimono sdegno ed estraneità nei confronti del
fenomeno sempre attuale della violenza sulle donne a cui la nostra comunità umana è estremamente attenta e sensibile.
Preme ricordare l’impegno verso le battaglie di civiltà che, anche quest’anno, hanno visto il Qubba in prima fila: si
ricordi che nella stagione estiva si sono svolte diverse serate il cui ricavato è stato devoluto in beneficenza.
Pertanto, ferma l’assoluta estraneità del Qubba a quanto denunciato, si esprime solidarietà alla donna vittima dei fatti
delittuosi e si ribadisce l’impegno per garantire l’assoluta sicurezza delle migliaia di cittadini che sono abituali
frequentatori del locale.
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