«Dotare l’ufficio della protezione civile di idonei mezzi per operare in emergenza». È questa la motivazione che ha portato, poco prima del Natale 2014, l’amministrazione comunale di Acireale a trasferire 50mila euro, provenienti dal fondo di riserva del sindaco, nel capitolo di bilancio relativo alle spese di pronto intervento. Una misura decisa a ridosso della tromba d’aria che aveva messo in ginocchio la città e nel pieno della polemica sul mancato aiuto da parte del governo nazionale. Nove mesi dopo, lo scorso settembre, parte di quei soldi sono serviti per acquistare una Renault Megane Wave, che da mesi viene utilizzata con frequenza dallo stesso primo cittadino. Per scopi istituzionali, ma che poco sembrerebbero avere a che fare con la protezione civile.
Centodieci cavalli e 1.5 di cilindrata, l’auto di colore bianco è costata 13.514 euro, a cui vanno aggiunti le spese per assicurazione e tassa di proprietà liquidate a fine novembre per un totale di 1565 euro. Nella determinazione di acquisto della Megane, fatta dal settore Protezione civile del Comune, per il prelievo della somma da girare alla società automobilistica si cita il capitolo di bilancio 248. Lo stesso che era stato rimpinguato per volere del primo cittadino Roberto Barbagallo «anche in dipendenza dell’evento calamitoso del 5 novembre».
A commentare la scelta di un modello che, su più siti specializzati, vieni descritto come un’auto «comoda, ma anche agile fra le curve» è il dirigente del dipartimento regionale della Protezione civile Bruno Lo Bianco: «Sono spese che ogni Comune fa attingendo dal proprio bilancio e in tal senso non effettuiamo monitoraggi – spiega -. Non esistono linee guida sui modelli da scegliere. Certo, in genere, si tende a preferire pick-up o comunque mezzi che consentono di affrontare situazioni particolari anche da un punto di vista meteo». Tuttavia, è lo stesso dirigente a ricordare come quello della protezione civile sia un settore che comprende diverse attività: «Durante le emergenze, diamo supporto a vigili del fuoco e forestali – continua – e per fare questo ci sono mezzi idonei. Al contempo, non è escluso che un’auto potrebbe essere acquistata anche per portare i tecnici sul posto dopo la calamità».
Da parte sua il primo cittadino acese, contattato da MeridioNews, sottolinea che l’utilizzo dell’auto sia in linea anche con le proprie responsabilità. «Il sindaco è anche il capo della protezione civile comunale e può utilizzare qualsiasi auto del Comune – fa sapere l’ufficio stampa -. Dopo la dismissione delle precedenti auto blu e dei relativi contratti di noleggio, ritenendola una spesa futile ed eccessiva che gravava non poco sulle casse dell’ente, il sindaco ha deciso di utilizzare per gli spostamenti necessari una delle auto della protezione civile». A riguardo, il Comune ha chiuso negli scorsi giorni un accordo transattivo con la ditta Leasys spa, per oltre 8mila euro «per sanare le restanti fatture di noleggio dell’auto di rappresentanza». Il contratto – dal canone mensile di 653,92 euro – era stato rescisso poco dopo l’elezione di Barbagallo, ma fino a novembre scorso l’ente doveva ancora pagare precedenti fatture. Quella decisione era stata annunciata come primo segnale di cambiamento, con il primo cittadino che avrebbe utilizzato l’auto personale anche per motivi istituzionale. La vettura – la celebre Smart con il ghiacciolo verde – è stata però incendiata a febbraio 2015, per cause poco chiare, portando Barbagallo a decidere di spostarsi con auto comunali.
Sulle finalità con cui la Megane è stata acquistata, il primo cittadino ha chiosato: «Qualora ci fossero situazioni di emergenza la macchina rimane a disposizione del settore». Anche perché, come già accaduto in occasione della tromba d’aria, «il sindaco, ogni qualvolta nel territorio si manifestino condizioni di emergenza, coordina personalmente le azioni previste dal piano comunale».
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