Contestazioni e tensioni tra i condomini e i soci della cooperativa che ha costruito le loro case, sedate prima dalla forza pubblica e poi dall’intervento del Comune. Questo quanto registrato nelle palazzine di via degli Argentieri, quartiere residenziale della zona piazza Dante, ad Acireale, dove da due giorni alcuni inquilini hanno dovuto fare i conti con la mancanza di luce e acqua. Tutto avviene all’interno di quello che doveva essere un residence pensato molti anni fa con la costituzione di una cooperativa, ma che è ancora a tutti gli effetti un cantiere in fase di completamento: con la strada sterrata e i cartelli che indicano lo svolgimento dei lavori. All’interno ci sono 12 palazzine, realizzate per dieci appartamenti ciascuna. I lavori, consegnati non più di un anno fa, sarebbero ancora da completare. Adesso, i condomini che hanno protestano contro alcuni soci della ditta per l’interruzione dei servizi chiedono un adeguamento dei contatori di acqua e luce, proprio perché le utenze non sarebbero ancora allacciate alla rete pubblica, ma alle forniture originarie del cantiere. In attesa che tutto venga normalizzato, qualche inquilino non ha pagato e così si è visto interrompere le forniture. A complicare le cose sarebbe anche qualche dissidio interno tra alcuni soci.
Alla luce di questi fatti, molti sono stati i condomini sul piede di guerra, non contenti delle condizioni in cui versano le abitazioni. Così sono iniziate le proteste all’interno del residence che hanno portato anche all’intervento dei carabinieri e della polizia. La situazione è continuata anche stamattina, quando si attendeva l’arrivo dei vigili urbani e del sindaco per risolvere il problema con una ordinanza. Documento del Comune, a firma del primo cittadino Stefano Alì, che è arrivato proprio in queste ore. «La situazione è tornata alla normalità. In questo momento ci sono un’allerta meteo e un problema ambientale, quindi abbiamo predisposto un’ordinanza con la quale chiediamo alla ditta l’immediato riallaccio delle forniture dell’energia elettrica e dell’acqua – dichiara Alì a MeridioNews -. All’interno delle palazzine ci sono molte famiglie con bambini, in più sono intervenuti anche la polizia e carabinieri».
Il provvedimento del Comune però è temporaneo, con scadenza il 16 luglio, in attesa di consentire altre sistemazioni. «Sono situazioni tra privati che non riguardano l’amministrazione pubblica», aggiunge il primo cittadino. Sulla questione si è espresso anche il comandante dei vigili urbani Antonio Molino. «Il provvedimento è temporaneo mira a salvaguardare le persone e consentire altre sistemazioni – afferma Molino -. All’interno ci sono dei morosi ed estromessi dalla cooperativa. Tuttavia questa è una questione privata, siamo intervenuti per riportare tutto sotto un arco di legittimità per salvaguardare la salute pubblica. Adesso tocca ai soci e alla ditta risolvere i problemi interni».
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