Prima qualche spintone e poi i pugni in faccia che fanno cadere a terra Giovanni Leonardi. Il suo contendente non si ferma e continua a picchiarlo selvaggiamente infierendo sul suo volto per almeno otto volte. L’aggressore alterna anche dei calci, che colpiscono la vittima all’addome. Nella scena compare anche una donna che sembra una complice. Pochi istanti e Nikita Gromokov, 25 anni, si allontana dal parcheggio della stazione di Acireale. Sembra controllarsi le mani, uno sguardo alla maglietta verde e scompare dal campo dell’occhio elettronico di una telecamere di sorveglianza che ha ripreso tutto. Poche ore dopo Leonardi, di professione tassista senza licenza, morirà in ospedale. Il referto spiega che il suo cuore ha smesso di battere subito dopo l’arrivo al pronto soccorso del nosocomio Santa Marta e Santa Venera.
Adesso il caso sembra essersi chiuso con il fermo del cittadino russo, che dovrà rispondere del reato di omicidio preterintenzionale aggravato. L’aggressione era avvenuta lo scorso 12 giugno dopo che il 25enne aveva accusato Leonardi di avere rubato il portafogli della sua giovane compagna. Subito dopo il pestaggio Gromokov, in compagnia di due donne, si era diretto in treno fino a Messina, per poi raggiungere Milazzo, cittadina dov’era domiciliato. L’indagato adesso si trova rinchiuso nel carcere etneo di piazza Lanza.
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