Acireale, consiglio comunale a difesa del latte italiano Il presidente «La proposta arriva dalla Coldiretti»

Non uno spunto per prolungare le sedute consiliari – l’atmosfera da gettonopoli interessa anche Acireale – ma la presa d’atto formale di un tema importante a livello nazionale. A fare chiarezza su uno dei punti dell’ordine del giorno dei lavori consiliari previsti per il mese di aprile, riguardante la valorizzazione del latte italiano, è il presidente dell’emiciclo cittadino Saro Raneri.

Raneri, che negli ultimi giorni è stato al centro delle polemiche in seguito a un presunto atto di censura nei confronti dell’opposizione (qui, il video), spiega che il consiglio verrà chiamato a dire la propria sui contenuti di una lettera inviata dalla Coldiretti: «La proposta non arriva dai consiglieri – dichiara il presidente del consesso civico –. Nelle scorse settimane ho ricevuto un documento della Federazione provinciale Coldiretti, in cui veniva chiesto agli enti locali di condividere le azioni a sostegno del latte italiano, che ho girato alla commissione consiliare di pertinenza che ha dato parere favorevole».

A esprimersi sull’atto è stata la VI commissione che all’unanimità si è detta d’accordo a valorizzare il latte italiano a tutela del Made in Italy in una fase storica in cui «a causa del mercato libero oramai si importano prodotti non appartenenti alle nostre produzioni». Che il settore caseario non rientri tra quelli caratterizzanti l’economia acese, per Raneri non è un fatto che pregiudica la discussione in consiglio: «Anche se la produzione del latte non è centrale nell’economia locale – continua il presidente – accogliere il messaggio della Coldiretti è fondamentale, anche perché la confederazione in passato si è spesa più volte a difesa di prodotti prettamente siciliani». La presa d’atto prevista per questo mese dovrebbe però slittare a maggio: «Ad aprile abbiamo trattato altri punti più urgenti – conclude Raneri – ed è quindi probabile che la discussione di questo avverrà nelle prossime settimane».

A difendere il latte italiano, tuttavia, non è solo Acireale. A marzo, infatti, anche il Comune di Mascali ha condiviso le azioni della Coldiretti a favore «della trasparenza delle etichettature e della equità delle filiere, contro l’omologazione e a difesa dell’agricoltura distintiva». Data la particolare situazione vissuta dal Comune, sciolto nel 2013 a causa di «forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata», a esprimersi è stata la commissione straordinaria con i poteri del consiglio comunale che guiderà l’amministrazione mascalese sino alle prossime elezioni previste per il 31 maggio e l’1 giugno.

Simone Olivelli

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