L’annuncio della conferenza stampa era stato chiaro e le norme sulla contabilità lo sono altrettanto, eppure chi in questi giorni ha atteso il momento in cui il presidente della Fondazione del Carnevale di Acireale Orazio Fazzio avrebbe parlato per fare luce su entrate e uscite della più importante manifestazione cittadina sperava che a trovare spazio potesse essere anche l’edizione di quest’anno. La più innovativa, ma anche la più discussa data l’introduzione del ticket d’ingresso e l’ampliamento del cartellone degli spettacoli serali.
E invece così non è stato. Fazzio è intervenuto per fare il punto sulla situazione economica della Fondazione, limitatamente all’esercizio 2018. Anno in cui ai vertici dell’ente, per i primi sei mesi, c’è stato Antonio Belcuore, il presidente dell’era Barbagallo, mentre Fazzio è subentrato nella seconda parte, dopo l’elezione del nuovo sindaco cinquestelle Stefano Alì. «Nel primo periodo sono state gestite le due più significative manifestazioni, il carnevale invernale e la Festa dei fiori – ha esordito Fazzio – con una perdita tra entrate e uscite di oltre 123mila euro. Nella seconda parte dell’anno sono stati gestiti altri eventi ma di minore rilevanza, con un avanzo di quasi 60mila euro. Lo stesso è risultato utile – ha proseguito il presidente della Fondazione – a mitigare la perdita del primo periodo che si è ridotta a poco più di 64mila euro».
Tale cifra, inoltre, lievita fino ad arrivare a 84mila euro se si considera il costo degli ammortamenti dei cespiti e l’insussistenza di alcuni crediti pregressi «ammalorati e non più esigibili». Il presidente ha poi sottolineato come nel 2018 ci siano stati contributi pubblici e sponsorizzazioni più consistenti rispetto all’anno in corso.
Per chi invece fosse curioso di sapere quale sia la salute dei conti tenendo conto delle uscite ed entrate registrate nei mesi scorsi dovrà aspettare. «Per chiudere il bilancio di quest’anno bisogna prima attendere che finisca il 2019», ha chiosato Fazzio. Oltre le dichiarazioni ufficiali, resta però la consapevolezza di come in questi primi otto mesi si siano già svolti tutti gli eventi che hanno capacità di incidere in senso positivo e negativo sull’esercizio finanziario. Il presidente, inoltre, ha annunciato la decisione di querelare alcuni utenti che sui social network hanno alluso a illeciti compiuti nella gestione delle risorse a disposizione dell’ente.
Intanto, mentre ad Acireale tiene banco l’ipotesi per cui potrebbe registrarsi un avvicendamento alla guida della Fondazione – con il sindaco che ha il potere di deciderne il vertice – dietro le quinte qualche cifra sui conti dell’anno in corso trapela. Si parla di un deficit complessivo di diverse centinaia di migliaia di euro, forse oltre trecentomila. «Le perdite della Fondazione vengono riportate e recuperate nei bilanci successivi a quando si manifestano, sino al totale ripianamento e con risorse proprie, come già avvenuto per i diversi anni precedenti», è la conclusione di una nota divulgata a margine della conferenza. Parole che, a scollinamento del 2020 compiuto, potrebbero tornare ancora più utili di oggi.
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