Il progetto AcirealeSostenibile2020 non si fermerà. È questo il convincimento e la speranza del neosindaco Roberto Barbagallo, che ieri si è recato a Palermo per parlare della possibilità di revocare il nuovo bando sullaffidamento del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti. La preoccupazione ad Acireale è infatti quella di ritrovarsi con una gara impostata su un piano di intervento ben lontano dagli obiettivi promossi da Barbagallo in campagna elettorale. Il bando, che da settimane campeggia sul sito del Comune, non contiene quelle innovazioni che sono ritenute necessarie per far sì che Acireale possa presto adeguarsi agli standard presenti altrove.
«Ho già visionato il bando dichiara a CTzen il neosindaco e sono il primo a dire che non va bene. Proprio per questo, cercheremo di fare tutto ciò che sarà nelle nostre possibilità per sospendere questa gara e approntarne unaltra che dia la possibilità di introdurre quelle novità di cui abbiamo parlato in campagna elettorale». Tra gli elementi del documento che non vanno cè anche laffitto di un terreno privato da adibire a isola ecologica: «Non va bene ribadisce Barbagallo il nostro intento è quello di far fare un salto di qualità al servizio finora carente, ma al contempo di razionalizzare le spese. In tal senso, riteniamo che spendere più di centomila euro allanno per laffitto di un terreno sia una scelta che va rivista. Bisogna puntare su terreni di proprietà del comune».
Il futuro per Acireale potrebbe passare anche da esempi provenienti da fuori: «Prossimamente conclude il sindaco organizzeremo un seminario con lobiettivo di trovare le soluzioni migliori per il territorio acese. Non escludiamo di poter ispirarci anche a modelli adottati in altre regioni». A dire la propria sulla vicenda rifiuti è stato anche il neoassessore allAmbiente, Francesco Fichera: «Di concerto con il sindaco, abbiamo deciso di percorrere tutte le strade che possono permetterci di revocare il bando. Tra i punti che andranno affrontati nella gestione del nuovo servizio conclude Fichera ci dovrà essere anche una migliore razionalizzazione del personale».
E intanto, a dire la propria sulla vicenda è anche il segretario del Pd di Acireale Antonio Raciti, le cui osservazioni si allineano a quelle di Danilo Pulvirenti, presidente di Rifiuti Zero Sicilia che per primo ha sollevato il caso: «Acireale mantiene una percentuale di differenziata pari a circa il cinque percento, contro le disposizioni di legge che ne prevedono invece il 65 – dice Raciti -Il risparmio sul costo di conferimento in discarica che si avrebbe raggiungendo tale percentuale è quantificabile in circa due milioni di euro lanno». Per questo, conclude, il bando va rivisto: «Non è sufficiente ricopiare il bando tipo della Regione per parametrare un servizio efficiente che tenga conto delle specificità territoriali e delle necessarie economie da realizzare».
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