Era scomparso da ottobre, quando gli era stato notificato un provvedimento di carcerazione. È stato ritrovato dai carabinieri in una casetta in pietra coperta dalla fitta vegetazione della Timpa, ad Acireale.
Un’uscita dal nascondiglio, forse per andare a trovare la madre, è costata cara a V. R, 50enne condannato dalla corte d’Appello di Catania a otto anni di carcere per violenza sessuale aggravata e maltrattamenti in famiglia, reati commessi tra 2014 e il 2016 a danno della ex moglie.
La spelonca in cui l’uomo ha trovato riparo è raggiungibile solo se si percorrono sentieri tortuosi. Nell’ultimo tratto di strada, inoltre, per evitare di scivolare nel dirupo che scende verso il mare, il fuggitivo utilizzava una fune fissata a un albero. I carabinieri di Acireale, dopo aver individuato il luogo, si sono appostati tra le piante in attesa del suo ritorno. Accerchiato, il 50enne ha tentato la fuga lanciandosi tra i rovi, ma è stato infine bloccato e arrestato. Ora si trova al carcere catanese di piazza Lanza.
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