«Non occorre essere eccessivamente giovani per sapere che le playlist scaricate dal web possono contenere di tutto – ha affermato il sindaco Alì – ma, ovviamente, un conto è quando le cosiddette compilation sono destinate ad un ascolto domestico, un altro è quando vengono diffuse pubblicamente. È inaccettabile che nelle manifestazioni del Comune vengano veicolati distrattamente messaggi apologetici del fascismo e della mafia e nessuno ne paghi le conseguenze». Il sindaco di Acireale Stefano Alì mostra il suo dissenso e si fa portavoce dell’amministrazione, prendendo le distanze da quanto accaduto ieri in occasione dell’evento inaugurale della Fiera dello Jonio, la manifestazione che vede l’esposizione di diversi prodotti tipici, con in testa quelli artigianali. Durante la prima uscita pubblica è stata infatti trasmessa in filodiffusione una rivisitazione di Faccetta nera, storico brano composto durante il ventennio fascista che esaltava le imprese del regime durante la campagna d’Africa.
A qualche ora dall’accaduto, che in breve tempo ha fatto il giro dei social, sono arrivate le spiegazioni da parte degli organizzatori, i quali hanno fatto notare che il brano faceva parte di una playlist e quindi non messo volontariamente da qualcuno degli addetti ai lavori. Tuttavia Alì ha invitato gli organizzatori «a usare su questo fronte la massima attenzione, rivolto agli organizzatori non solo della Fiera dello Jonio – conclude – ma di qualsiasi evento che si svolge sul territorio del Comune». L’Amministrazione comunale, inoltre, ha disposto una serie di verifiche rispetto ai contenuti dei messaggi trasmessi nel corso della serata inaugurale della Fiera.
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