Da qualche giorno dai rubinetti delle abitazioni di Aci Sant’Antonio sgorga acqua di colore biancastro. «Una situazione grave e potenzialmente nociva», afferma Antonio Bonfiglio, il residente che per primo ha denunciato il caso su Facebook. «È tutto nella norma», sostiene invece il sindaco Santo Caruso che ha chiesto chiarimenti all’ufficio tecnico di Acoset, la società che gestisce il servizio idrico nella fascia pedemontana della provincia etnea. La ditta – che effettua dei controlli trimestrali – nelle analisi dell’acqua cittadina datate allo scorso luglio non avrebbe evidenziato nessuna anomalia. «L’acqua è risultata potabile», ha quindi comunicato il sindaco. «Nonostante la segnalazione non è pervenuta alcuna spiegazione del fenomeno ai cittadini da parte dell’amministrazione», lamenta Antonio Bonfiglio.
Il primo cittadino ha quindi chiarito la vicenda ieri sera, anche lui con un post su Facebook. «Sono stato in contatto telefonico sia con il presidente sia con l’ingegnere addetto alla potabilità dell’acqua dell’Acoset. Mi hanno assicurato che non ci sono problemi», si legge nella nota di Caruso. «Mi hanno spiegato che quel colore dipende esclusivamente da un grado di pressione nuovo e più forte. In questi giorni – prosegue – è cambiato il pozzo e la nuova pressione genera la tonalità biancastra che in pochi secondi svanisce». Stessa conferma arriva da Giuseppe Rapisarda, dirigente dei sistemi informativi dell’Acoset. «Si tratta di un fenomeno normale durante una fase di transizione, soprattutto quando l’acqua viene attinta da pozzi diversi», spiega. Aggiungendo che nelle prossime settimane la ditta si occuperà di regolare la pressione del servizio idrico.
Ma Bonfiglio ritiene insufficienti i chiarimenti. «Il problema non riguarda solo il colore perché l’acqua è maleodorante e al suo interno è stata riscontrata la presenza di pietroline nere», replica. Il sindaco, rassicurato dalle dichiarazione della società, conferma che «non esiste alcuna emergenza acqua ad Aci Sant’Antonio». E non saranno effettuati ulteriori controlli da parte dell’azienda dopo quelli di luglio, considerato che la segnalazione non è mai giunta né all’Acoset né al Comune. «La società dispone di una sua sezione a cui segnalare i disservizi sul sito, oltreché di un servizio clienti telefonico. Per qualsiasi problema è possibile contattarli così come è possibile segnalare all’amministrazione comunale in diversi modi. Sarebbe opportuno – conclude Caruso – utilizzare questi strumenti prima di postare una foto su Facebook».
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