L’intera giunta comunale di Aci Catena si è dimessa «accelerando così l’insediamento di un commissario straordinario che possa prendere contezza prima possibile delle esigenze amministrative della città, condannando comunque fermamente ogni atto illegale a garanzia della buona politica».
A scriverlo sono gli stessi componenti del governo cittadino, dal vicesindaco Giovanni Grasso, agli assessori Salvatore Leonardi, Rossella Strano e Giuseppe Murabito, in seguito alle dimissioni del sindaco Ascenzio Maesano e del consigliere comunale Orazio Barbagallo, fermati nei giorni scorsi per un presunto giro di tangenti dagli uomini della Direzione investigativa antimafia. L’ex primo cittadino e l’ex assessore al Bilancio sono accusati dalla procura di Catania di aver incassato somme di denaro dall’imprenditore Giovanni Cerami, dirigente dell’azienda Halley consulting.
«Si tratta di una scelta puramente tecnica, non ci sono dietro motivazioni politiche – spiega l’ex vicensindaco Grasso a MeridioNews – In un primo momento avevamo pensato di continuare l’attività amministrativa, fino a maggio, per dare stabilità. Ma nel momento in cui abbiamo avuto certezza, con le dimissioni del sindaco, dell’arrivo di un commissario, abbiamo ritenuto giusto presentare le nostre dimissioni e far risparmiare questi 20 giorni per l’inizio della sua attività».
Senza il passo indietro, la gestione amministrativa del vicesindaco come facente funzione sarebbe durata infatti fino a fine novembre quando, come prevede la legge, sarebbe arrivato il commissario nominato dall’assessorato regionale agli Enti locali. Che dovrà ora condurre il Comune fino a maggio del 2017.
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