Porte girevoli al Comune di Aci Catena. A pochi giorni dall’avvicendamento in giunta tra Enza Leonardi e Valentina Mangiafico all’assessorato all’Edilizia scolastica e alla Cultura, è questioni di giorni – forse anche meno – un nuovo ingresso in Consiglio comunale. Il passaggio di consegne avverrà in seguito alle dimissioni di Francesco Grasso, colui che alle Amministrative del 2017 ottenne più preferenze.
Eletto con la lista La nostra Aci Catena, Grasso racimolò 693 voti. Un contributo fondamentale all’elezione a sindaco di Nello Oliveri, che in quella tornata beneficiò della chiusura dell’accordo tra le proprie liste e quelle che, in un primo momento, avrebbero dovuto sostenere la candidatura a primo cittadino di Giovanni Pulvirenti. Poi accontentatosi della carica di vicesindaco.
Il passo indietro di Grasso, che sarà ufficializzato a breve, è frutto accordi pre-elettorali all’interno della maggioranza. E consentirà di tornare in Consiglio a Salvatore Leonardi. Quest’ultimo, giunto terzo in lista nel 2017 con 346 preferenze, è il padre della ex assessora che, poco più di una settimana fa, ha chiuso la propria esperienza in amministrazione dopo il periodo concordato con le forze di maggioranza. Enza Leonardi, infatti, era a sua volta subentrata a Maria Grazia Forzisi. In precedenza un’altra staffetta in giunta si era registrata tra Flavia Fortino e l’attuale assessora ai Servizi sociali Emilia Crimaldi.
Quello delle cariche a tempo determinato è un fenomeno che ad Aci Catena ha una sua tradizione. Già nella passata sindacatura, quella iniziata nel 2012 e conclusasi anzitempo con l’arresto del primo cittadino Ascenzio Maesano, furono diverse le rotazioni all’interno della giunta. Proprio all’assessorato all’Edilizia scolastica si susseguirono Agata Maiorca, Rossella Strano e, infine, Maria Grazia Forzisi. Nell’attuale consiliatura, invece, un’alternanza si è registrata anche tra i banchi dell’opposizione: il mese scorso, a dimettersi è stata la consigliera Angela Marano. Alla prima esperienza in politica, ha lasciato il posto al suocero – e politico di lungo corso in paese – Pippo Sciacca.
Considerato il quadro generale, affermare che Grasso uscirà definitivamente fuori dai giochi è prematuro. Da qui al 2022, la fisionomia della giunta potrebbe ulteriormente cambiare. Mantenendo però fermi, manuale Cencelli alla mano, gli equilibri.
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