«È un peccato». A parlare è Nino, giovane residente di Aci Catena che non si dà pace davanti a quello che ritiene essere l’ennesimo disservizio da parte dell’amministrazione comunale. Dopo il problema con l’illuminazione pubblica che per circa dieci giorni ha lasciato al buio buona parte del centro, nelle ultime ore l’attenzione è stata attirata da una copiosa perdita di acqua visibile dal canale del torrente Lavinaio che attraversa la villa comunale. «Fa male sapere che da un lato si spreca acqua così e dall’altro le aree a verde, compreso il campo Polivalente, vengono abbandonate per incuria», continua Nino. Ad aggravare la situazione, che va avanti da sei giorni, è il fatto che quell’acqua sia potabile.
La conferma, a tal proposito, arriva dall’assessore all’Ambiente Giovanni Grasso: «La perdita ci è stata segnalata il 15 agosto. Abbiamo dato mandato ai tecnici di fare un sopralluogo e ci è stato detto che si tratta di un danno di importante entità, che implicherà una riparazione molto accurata. Per il momento, abbiamo individuato la zona in cui l’acqua si immette nel canale del torrente». In piena estate, la notizia di un tale spreco ha fatto storcere più di un naso: «L’infrastruttura idrica – commenta Mario, 60enne della zona – è vecchia. Quanto accaduto purtroppo non mi stupisce, anche se comunque è doveroso intervenire il prima possibile. Basti pensare che in questi stessi giorni, ad Aci Platani (frazione di Acireale che confina con Aci Catena, ndr) è mancata l’acqua per più di una giornata».
Del fatto che la situazione non sia di certo da sottovalutare è convinto anche il primo cittadino di Aci Catena Ascenzio Maesano: «Stiamo predisponendo l’intervento, il lavoro sarà un po’ complesso – spiega il sindaco – Il responsabile del servizio sta preparando gli atti per l’impegno della spesa. Contiamo di iniziare i lavoro tra l’inizio della prossima settimana e i primi giorni di settembre». I tempi dell’intervento dipenderanno anche dall’eventuale necessità di sospendere la distribuzione dell’acqua in una parte del territorio: «C’è la possibilità di dover chiudere il flusso alla fonte – conclude Maesano -. Questo significa lasciare i cittadini senza acqua anche per un giorno intero e, dato il periodo, sarebbe una scelta che inevitabilmente creerebbe disagi a molte persone. Ciò non toglie che quella perdita va riparata al più presto».
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