Cartelli che avvertivano i cittadini di Aci Catena di una non meglio precisata disinfestazione, affissi nei giorni scorsi su cancelli di private abitazioni e pali dell’illuminazione pubblica. Un foglio bianco con una scritta in nero, appeso in giro per il quartiere Santa Lucia: «Avviso agli utenti. Disinfestazione». Nient’altro. Nessun giorno di riferimento, nessuna ulteriore specifica sul tipo di prodotto usato. E i cittadini chiamati utenti.
«Qualche settimana fa – racconta a MeridioNews Basilio Orfila, presidente di Aci Catena Bene Comune, già candidato sindaco – sono apparsi anche vicino a casa mia. In coincidenza di questi cartelli, a partire dal 12 dicembre scorso, nel quartiere si è verificata una vera e propria morìa di gatti. Cinque dei miei li ho ritrovati cadaveri, con le pance gonfie, e altri ne mancano all’appello, fra quelli che stavano sempre nel cortile senza allontanarsi mai oltre l’isolato».
Orfila, che ha già preso contatti con l’Asp e sta facendo denuncia, ha anche accertato che quella disinfestazione di cui parlava lo strano cartello in realtà è stata effettuata. «Uno dei responsabili della Ef Servizi ecologici mi ha confermato che sono stati loro a occuparsi della disinfestazione. Durante la conversazione – spiega – lui ha parlato di diserbanti, precisando che a compiere materialmente la disinfestazione sarebbe stato uno dei loro nuovi assunti. Attività cui, peraltro, la ditta non sarebbe preposta – conclude Orfila – e per la quale hanno affermato di non aver fatto ricorso a nessun appalto esterno».
Sulla questione, in realtà, ci sarebbe anche un altro fronte. È di qualche giorno fa, infatti, la segnalazione da parte degli attivisti del locale Movimento 5 stelle riguardante l’utilizzo di prodotti diserbanti chimici negli spazi verdi pubblici di via Cubisia, dove si trova anche un parco giochi per bambini. Dopo qualche verifica, la deputata regionale Angela Foti ha inviato una nota all’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) e al sindaco Nello Oliveri. «Abbiamo chiesto – dicono – di sapere quale tipo di diserbante sia stato utilizzato, chi abbia autorizzato questo intervento e in quali altri luoghi della città è già stato fatto o si prevede di farlo».
A rispondere è Giovanni Pulvirenti, assessore all’Ambiente e vicesindaco. «Sul terreno della bambinopoli che pare sia stato trattato con prodotti chimici – precisa a MeridioNews – non esiste agli atti alcun ordine formale o informale. Sui cartelli, invece, è chiaro ed evidente che non sono del Comune. Infatti, non hanno alcun riferimento né temporale né di specifica del prodotto da utilizzare ma soprattutto non hanno alcun timbro comunale». Mentre è in atto già una indagine interna per capire se ci siano gli estremi per un reato e da chi potrebbe essere stato commesso, l’assessore sottolinea che «in entrambi gli episodi, il Comune non ha mai dato mandato e non c’è alcuna disposizione per l’utilizzo di prodotti chimici o diserbanti. Se qualcuno lo ha fatto arbitrariamente e senza l’autorizzazione dei capi settore, accertate le responsabilità, è giusto che paghi». Intanto, nei giorni scorsi un altro cartello simile è stato segnalato in via Elemosina, nella frazione di Aci San Filippo, non distante dall’area com dove hanno sede diversi uffici comunali.
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