Aci Castello, mare che non conosce tregua L’analisi dell’acqua provoca apprensione

Il pericolo alga tossica lungo la riviera dei ciclopi, nel tratto del lungomare Scardamiano, zona meglio nota come i muretti, sembra essere scampato. Tuttavia, non solo il problema del mare inquinato nell’intero Comune rivierasco sussiste, ma sta generando anche confusione fra il problema della Osterpsis ovata (nome scientifico dell’alga) e altro tipo di inquinamento localizzato nelle vicinanze. Ad Aci Trezza, frazione di Aci Castello, si sollevano alcuni dubbi, nati ben prima del caso alga tossica.

A fine giugno, infatti, un cittadino commissiona ad un laboratorio di analisi chimiche e biologiche dei rilievi riguardo un campione di «acqua a cielo aperto da canale a sbocco a mare» nei dintorni di via Livorno. La campionatura copre un periodo abbastanza ampio, dal 26 giugno al 4 luglio. Dal laboratorio chimico di Bruno Catara emergono valori superiori alla norma di coliformi totali, streptococchi fetali (ovvero batteri presenti nelle feci) ed escherichia coli, altro batterio presente soprattutto nelle vie urinarie.

Questo riscontro viene postato qualche giorno fa nella pagina Facebook del Movimento 5 stelle castellese, anche se è il consigliere d’opposizione Maurizio Marino del Partito democratico che, sollecitato da varie segnalazioni dei residenti della zona di via Livorno, ha deciso di presentare un’interrogazione in merito. Il consigliere chiede dunque di effettuare una ulteriore analisi chimica, anche in virtù della vicinanza di alberghi e ristoranti – come si legge nell’interrogazione presentata – e ovviamente chiede quali interventi intenda adottare in merito l’amministrazione a tutela soprattutto dei cittadini che da diversi anni sollevano il problema.

Stando ai batteri riscontrati, il sospetto potrebbe essere quello di uno sversamento fognario. Ma, appunto, si attende che vengano effettuate altre analisi prima del prossimo Consiglio comunale, previsto per mercoledì 30 luglio. Data in cui anche altri membri dell’assemblea come Antonio Guarnera (CSA-Cambiamento) e Antonio Bonaccorso (M5S) chiedono, attraverso un’interrogazione, chiarimenti sullo stato del lungomare dei Cicolpi e il parere dell’intera amministrazione su quest’altro tratto di mare rivierasco.

I biologi dell’Arpa, quindi, potrebbero essere richiamati ad affrontare un altro caso di inquinamento, di sversamento nello specifico, delle acque castellesi. Un mare, quello del comune rivierasco, che comunque ogni anno in estate inoltrata non è in condizioni ideali, a causa delle numerose imbarcazioni a pochi metri dalla riva, delle fogne, e forse anche della mancanza di rispetto da parte di chi al mare dovrebbe andare per rilassarsi.

Alessia Zuppelli

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