Un pass europeo. Una normativa nazionale lacunosa. Una decisione che varia da Comune a Comune, anche a distanza di pochi chilometri. Sono gli ingredienti della storia denunciata a MeridioNews da Rosario Bella, cittadino a cui è stata riconosciuta un’invalidità del cento per cento. Con relativo contrassegno internazionale per la sua auto. «A Catania, e non solo, se gli stalli appositi sono tutti occupati, posso posteggiare gratis nelle strisce blu», racconta. Qualche giorno fa Bella si trova ad Aci Castello. Non trovando neanche un posto riservato ai diversamente abili, posteggia negli spazi a pagamento gestiti in convenzione con il Comune. Così come ha sempre fatto anche ad Acireale, per esempio. Al suo ritorno, però, trova una multa. «Ma è possibile che questo pass valga a Parigi e non ad Aci Castello? – si chiede il cittadino – Allora che ce l’ho a fare?». In realtà il regolamento prevede che a stabilire la gratuità delle strisce blu per i disabili sia il singolo Comune. Una scelta che però non è indicata nei cartelli stradali «e quando ti rilasciano il pass non c’è scritto da nessuna parte», continua Bella.
Nella multa che il cittadino trova sul suo parabrezza è registrata la presenza del pass disabili, ma anche la necessità di comprare comunque il tagliando per la sosta. Poco più giù, il totale della sanzione: quasi 30 euro, se pagata in fretta. «Non è prevista l’esenzione del ticket per i titolari dei pass disabili», confermano i vigili urbani di Aci Castello. «Ma un disabile non può saperlo», ammettono. Negli appositi cartelli che indicano le fasce orarie della sosta a pagamento e le relative tariffe non è riportato alcun avviso. Così come a Catania, dove invece la sosta gratuita è garantita da una delibera comunale. «Ma solo se gli spazi appositi sono occupati e se è presente il disabile – precisano dalla società Sostare, che gestisce il servizio nel capoluogo etneo – Il pass non basta». «Per quello che ci risulta, nella gran parte d’Italia è così», conferma la polizia municipale di Catania.
La decisione, in ogni caso, resta dei singoli Comuni. «E meno male che il pass è europeo», sbotta Rosario Bella. Il riferimento è al nuovo contrassegno, in vigore in Italia dal 2012, che consente ai portatori di handicap alcune operazioni alla guida valide in tutti i Paesi membri dell’Unione europea. Come l’ingresso nelle zone a traffico limitato e la sosta in divieto, se il mezzo non intralcia la circolazione. «Una volta, a San Giovanni La Punta, ho dovuto posteggiare negli stalli per i motorini perché non c’era nemmeno un posto – racconta Bella – Mi hanno fatto la multa ma, dopo averla contestata, un giudice mi ha dato ragione». Anche questa volta, per la sanzione registrata ad Aci Castello, il cittadino ha intenzione di protestare. Al momento, però, il tentativo di fare valere le sue ragioni al Comune castellese non è stato semplice. «Sono andato lì – conclude – ma avrei dovuto fare due piani di scale senza ascensore. Impossibile».
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