«In relazione alla nota pervenuta il 2 marzo scorso, si rappresenta che, sulla questione in oggetto, non è attribuibile nessun intervento di competenza di questo dipartimento». E’ questa la risposta che oggi i legali del coordinamento regionale dei comitati No Muos, Sebastiano Papandrea e Paola Ottaviano, hanno ricevuto dal dipartimento per gli Affari interni e territoriali del ministero dell’Interno. La nota dei legali, un atto monitorio di una decina di pagine, era stata inviata lo scorso 27 febbraio e si riferiva nello specifico all’attività svolta dagli operai all’interno del cantiere dell’impianto di antenne satellitari dell’esercito degli Stati Uniti istallato, che si trova nella riserva naturale protetta Sughereta di Niscemi. Il Muos, secondo quanto affermato dai comitati, «è stato dichiarato del tutto illegittimo e privo di autorizzazioni dalla sentenza 461/15 emanata il 13 febbraio dal Tar di Palermo». In indirizzo erano presenti anche il questore di Caltanissetta, il commissariato di polizia e la stazione dei carabinieri di Niscemi. «Ma nonostante noi abbiamo puntualizzato che è compito del ministero garantire il rispetto della sentenza del tribunale che nessuno rispetta, questa risposta sembra dire che non c’è una istituzione che sta facendo qualcosa», commenta Ottaviano.
Gli attivisti No Muos nei giorni scorsi hanno «pubblicamente denunciato l’ingresso degli operai lo svolgimento di attività illecite quali la movimentazione delle parabole e l’accensione delle luci di trasmissione, attività confermate da un comunicato stampa di pochi giorni successivo della base Usa di Sigonella, ma nessun rappresentante istituzionale ha battuto ciglio», affermano i coordinamenti No Muos in una lettera inviata alla stampa. Nella nota gli attivisti sottolineano che «addirittura alcuni membri delle forze dell’ordine hanno negato di aver ricevuto l’atto monitorio dei legali continuando a svolgere l’attività di accompagnamento e scorta degli operai diretti al cantiere abusivo».
I No Muos concludono scrivendo: «Da queste due righe apprendiamo che il ministero dell’Interno non ha competenza nel prevenire gli illeciti e denunciarli all’autorità giudiziaria. Le istituzioni italiane anziché attivarsi per dare esecuzione alla sentenza di un tribunale italiano, ne favoriscono l’inosservanza, grazie al silenzio complice del mondo politico. E le madri e le donne di Niscemi sono costrette a bloccare i cancelli della base per evitare l’ingresso degli operai».
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