L’affollata Chiesa di Santa Maria di Gesù, nel centro di Catania, è stata il palcoscenico per il concerto di musica sacra eseguito dall’Ensemble Accentus sabato scorso, organizzato all’interno del ciclo di incontri musicali promossi dalla Società Dante Alighieri e dall’ERSU, Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, sotto la direzione artistica di Annalisa Caruso della Società Dante.
L’organico dei musicisti della Camerata Accentus, composto da 92 elementi e formato per la serata da sei violinisti, un violista, due violoncellisti e un contrabbassista, è stata diretto dal maestro Antonino Alioto, pianista e compositore catanesi che dal 2000 è presidente e fondatore dell’associazione culturale C. Accentus.
Il programma ha incluso arie del ‘600, di artisti come l’arpista e tenore Caccini e il violoncellista Dall’Abaco, del ‘700 Barocco e dell”800: un excursus nella musica classica del XVII, XVIII e XIX secolo, con brani celebri, come l’Ave Maria di Bach e il Laudate Dominum di Mozart, e altri meno noti, tra cui il Domine Deus, per soprano e orchestra, del poco conosciuto compositore catanese Giuseppe Geremia e il Salve Regina di Vincenzo Bellini, rispolverato dal maestro Alioto per l’occasione.
Le composizioni per soprano sono state eseguite da Lina Privitera, artista del Coro del Teatro Massimo “Vincenzo Bellini” di Catania, nel quale si è esibita anche da solista, che eccelle nel repertorio virtuosistico, essendo un soprano di coloratura, ma che esegue con molta abilità brani di musica sacra come il Salve Regina di Pergolesi e l’Erwach zu Liedern di Händel, nella versione in lingua inglese Rejoice greatly.
Il Vivace, il Largo ma non tanto e l’Allegro del concerto per due violini, orchestra in D minore, di Bach è stato eseguito dal primo violino solista Emilia Belfiore, concertista e docente di strumento musicale, e dal secondo violino solista Giulia Giuffrida, la più giovane artista del gruppo, che però ha già al suo attivo numerosi concerti sia da solista che in formazioni da camera e orchestrali.
Il concerto si è chiuso con Stille Nacht, nella versione solo orchestrale e l’Adeste Fideles, per soprano e orchestra, due brani del tradizionale repertorio popolare con i quali si è voluto dare l’augurio per le festività natalizie all’auditorio.
Foto di Giovanni Battaglia
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