«Io non ce la faccio più a vedere queste cose». Così un cittadino commenta il suo rapporto con i vigili urbani di Catania. Giuseppe, come lo chiameremo, vive vicino al Fortino e lavora nella zona di piazza Cavour, nel quartiere Borgo. In entrambi i casi, ogni volta che la sua strada ha incrociato quella della polizia municipale etnea non è andata come avrebbe voluto. Dai mancati interventi sull’illegalità diffusa nell’area di via Palermo alle multe ricevute alla sua auto nonostante i fantasiosi parcheggi altrui intorno.
Il primo caso risale a settembre, «quando intorno alle 22 chiamo la polizia per segnalare che da diverse sere in piazza Palestro, davanti a un panificio, si tiene un concerto totalmente abusivo che disturba le persone superando persino il volume della tv», racconta Giuseppe. Che ha riportato l’episodio anche in una lettera inviata al sindaco Enzo Bianco. «La polizia mi passa la chiamata alla municipale per competenza e il vigile che risponde mi tranquillizza dicendo che hanno già mandato una volante».
Eppure Giuseppe aspetta e non succede niente. Anzi, dopo due ore la musica prosegue ancora più alta. «Ma la risposta dei vigili è stata “Abbiamo chiesto di staccare la musica e loro non la vogliono spegnere, che possiamo fare noi?”». Una frase che lascia Giuseppe «schifato», racconta. «Tanto che ho risposto: “E quindi la prossima volta che mi fermate in macchina e mi chiedete la patente, io mi rifiuto”», per dirla in maniera meno colorita.
In attesa di una risposta che non è ancora arrivata, Giuseppe riprende la sua vita quotidiana. Che è fatta anche della lotta per il posteggio al mattino, in una zona dal traffico intenso come il quartiere Borgo-Sanzio. «Alla fine posteggio sempre in piazza Cavour, anche perché, dopo la chiusura del negozio, non mi va di andare con l’incasso nelle viuzze buie. Non mi sento sicuro». Qualche giorno fa, Giuseppe posteggia e comincia a lavorare. Alla chiusura torna alla sua auto e trova un verbale dei vigili. «Avevano ragione, perché l’auto sforava, anche se di poco, sulle strisce pedonali. Per questo il verbale me lo prendo, ma quello che mi ha sconvolto è che ero il solo ad avere la multa».
Nonostante le auto e i furgoni accanto alla sua – almeno una decina, per lo più degli altri frequentatori abituali della zona – fossero in una condizione uguale, se non peggiore. «Addirittura alcune erano posteggiate proprio sopra il marciapiede», racconta il negoziante. Che aggiunge: «L’ho detto alla polizia municipale lì presente che ha allargato le braccia, dicendo che avevo ragione ma che ormai era fatta». Per questo il cittadino scrive al sindaco: «A questo punto non so a chi mi devo rivolgere per avere un po’ di giustizia, alle forze dell’ordine o ai delinquenti di quartiere?».
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