“Abbiamo scelto di vivere diversamente…”

Che negli ultimi anni la società si sia notevolmente evoluta è alquanto evidente (si potrebbe accennare ai progressi delle scienze), ma non si può affermare lo stesso quando si  prende in esame la  coscienza comune o il pensiero degli uomini… In altre parole tutto cambia e si evolve, ma i pregiudizi e i comuni stereotipi rimangono fedelmente radicati.

 

Oggi, tra i temi rimasti ancora tabù, quello dell’omosessualità è considerato un argomento quasi intrattabile, che fa paura e che suscita anche scalpore. Che l’omosessualità sia sempre esistita è innegabile, ma solo negli ultimi decenni, grazie al coraggio di coloro che hanno voluto rendere pubblico il proprio orgoglio omosessuale, tale argomento ha avuto la possibilità di essere conosciuto e trattato da molti; ciò ha reso possibile a tanti ragazzi o persone anche adulte, di scoprirsi liberamente e vivere la propria sessualità, senza così dover più celare la propria identità, e senza più vestire una finta maschera a cui si sente di non appartenere.

 

Tale libertà, però, ha indotto l’opinione pubblica ad indiscutibili polemiche e col tempo anche alla creazione di uno stereotipo sociale, cucito addosso alla figura del ‘gay’.

 

Oggigiorno, nonostante tutto, la gente è ancora diffidente a riguardo, e non ancora incline ad accettare una persona omosessuale; i ragazzi gay vengono additati senza ritegno, solo un’esigua percentuale di persone tollera senza problemi la presenza di gay in società. A tal proposito è evidente che il nostro ambiente sociale non sia ancora pronto per un’accettazione totale di questa realtà tanto diversa dalla nostra.

 

Il giudizio dei ragazzi di oggi è chiaro. A provarlo sono state le risposte di un ragazzo diciottenne, a cui sono state rivolte delle domande sull’argomento, il quale, ha pienamente ribadito la palese esistenza dello stereotipo gay: “Io personalmente non ho pregiudizi sui gay, ma posso confermare che in giro ce ne sono tanti. Tra i miei amici ci sono un paio di ragazzi omosessuali, e ho spesso notato che per loro non è semplice integrarsi completamente nel gruppo, perché vengono presi in giro e visti con occhi diversi. Credo che il problema di fondo sia l’ignoranza della gente, perchè penso che non tutti abbiano capito davvero cosa sia l’omosessualità: non danneggia nessuno, è solo un modo di vivere e soprattutto una scelta di vita. Sono purtroppo convinto che queste persone non saranno mai accettate; l’argomento spaventa, siamo realisti, guardiamoci in giro e ce ne renderemo conto.”

 

 

A renderci partecipe della sua personalissima esperienza è Francesco, 23 anni, residente in un paesino in provincia di Catania. Attraverso questa intervista ci ha spiegato cosa significhi essere un ragazzo gay oggi:

 

Come vivi il tuo essere omosessuale?

“Non è affatto semplice. Innanzitutto ho scoperto di esserlo a 15 anni, ma non potevo esprimerlo assolutamente e per questo soffrivo. Poi ho deciso di liberarmi da questo peso e uscire allo scoperto. Adesso vivo la mia vita felicemente perché sono me stesso, anche la mia famiglia lo ha accettato, ma il rapporto con gli altri è molto complicato.”

 

 

Cos’è che realmente spaventa secondo te?

“La gente è stranita dal fatto che due ragazze o due ragazzi possano stare insieme, perché è un qualcosa di innaturale all’apparenza e ovviamente non viene accettata. Posso anche capire e rispettare questo loro modo di pensare, ma non tollero il fatto che possano prendersi la libertà di offenderci e denigrarci solo perché siamo diversi ai loro occhi. Non rechiamo fastidio a nessuno in fondo, vorremmo solo essere più rispettati. Abito in un piccolo paese e qui è molto più difficile, perché la mentalità è ancora più retrograda e bigotta. Purtroppo subiamo continuamente pesanti critiche e affermazioni poco carine.”

 

A te succede spesso?

“Sì, ogni giorno. Lavoro in un pub, quindi il confronto quotidiano con gli altri è inevitabile. Ma io cerco di mantenere la mia dignità, e mi difendo. Vorrei che gli altri capissero che non siamo così diversi da loro, semplicemente, noi gay, abbiamo scelto di vivere diversamente.”

 

Cosa vorresti dire alla nuova generazione e soprattutto ai ragazzi gay che hanno paura di vivere la propria omosessualità?

“Io vorrei dire solamente alla nuova generazione che si appresta ad affrontare i problemi della vita, di non vivere di soli pregiudizi e credenze infondate, ma di andare al di là delle apparenze e soprattutto crearsi un modo proprio di pensare. Inoltre, credo sia giusto provare a capire e convivere con chi viene considerato un ‘diverso’;  perché accostarsi a ciò che a noi fa paura e  può sembrarci tanto distante, in realtà può essere utile per scoprire e migliorare noi stessi; ci si può rendere conto così, che un ragazzo gay non è solamente un timore da evitare, ma una bella persona da scoprire, e che potrebbe pure rivelarsi un grande amico.

 

A tutti quei ragazzi, invece, che hanno paura di uscire allo scoperto, e dichiarare il proprio essere omosessuali, vorrei dire che è meglio rivelare ciò che siamo realmente, invece di accontentare la volontà degli altri che ci costringe a nasconderci solo perché questo crea imbarazzo. Quindi, pensiamo soprattutto ad anteporre la nostra felicità a tutto il resto, anche se ciò significa lottare ogni giorno per i propri diritti. Ma credo davvero che ne valga la pena.”

Claudia Bonaccorsi

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