Di male in peggio. Un’altra strada utile a camion e autobus per andare da Catania a Palermo viene chiusa. Sono servite le oltre 24 ore di inferno – quello vissuto da decine di autotrasportatori il 14 gennaio e la notte successiva sulla strada provinciale 19 dove un camion è finito di traverso – per far scattare ulteriori controlli e far decidere al libero consorzio di Caltanissetta che no, non ci sono affatto le condizioni di sicurezza per far transitare da lì i mezzi pesanti, costretti a quella deviazione per la chiusura di un tratto dell’autostrada A19, i quattro chilometri del viadotto Cannatello.
Da ieri, quindi, è scattato il divieto per i mezzi superiori alle 3,5 tonnellate di uscire allo svincolo Resuttano. Resta solo un percorso alternativo: uscita obbligatoria a Tremonzelli, strade statali 120, 117, 121 e la strada provinciale Sp33, con rientro in autostrada allo svincolo di Mulinello, dopo Enna. «L’autostrada potrà essere percorsa fino a Resuttano esclusivamente dai mezzi pesanti che abbiano tale località come destinazione finale», precisa Anas.
«Il divieto non verrà rispettato da tanti – mettono le mani avanti i rappresentanti degli autotrasportatori siciliani – perché comporta oltre due ore in più di strada». Alcune sigle – Aias e Atras in prima fila, le stesse che hanno promosso il blocco dei porti a inizio anno, durato solo poche ore – si sono riunite stamattina nella zona industriale di Catania per discutere sul da farsi. Tra le loro richieste c’è sempre quella di ripristinare rapidamente la sicurezza della Sp 19, quella che hanno percorso fino a ieri uscendo a Resuttano. Un’alternativa che, secondo gli autotrasportatori, se sistemata, comporterebbe un ritardo di soli trenta minuti.
Ieri il responsabile della struttura territoriale Anas Sicilia, Valerio Mele, è stato sentito dalla commissione Ambiente dell’Ars. Un lungo resoconto sullo stato dei lavori dei vari cantieri siciliani, a cominciare dall’autostrada Palermo-Catania, ma nessun riferimento al viadotto Cannatello. L’altro grande nodo, il viadotto Himera, qualche chilometro prima del Cannatello, interdetto dal 2015 per una frana, dovrebbe essere riaperto ad aprile.
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