A Trapani nasce il “Consorzio del Porto” in contrapposizione all’accorpamento con Palermo

INIZIATIVA DELLE FORZE IMPRENDITORIALI LOCALI CHE METTE IN DISCUSSIONE UNA SCELTA VARATA DALL’ALTO DAL GOVERNO RENZI

Prende vita a Trapani il Consorzio del Porto su iniziativa di operatori e imprenditori locali.

Lo scorso 26 agosto presso lo studio del notaio Filippo Maria Serio, a Trapani, è stato sottoscritto, da operatori ed imprenditori dello scalo marittimo trapanese, l’atto costitutivo del ‘Nuovo Consorzio del Porto di Trapani società cooperativa consortile a responsabilità limitata’.

Tra gli scopi del Consorzio, dichiara il presidente Andrea Demartino, vi è quello di “promuovere, favorire e stimolare la valorizzazione e lo sviluppo economico, culturale e sociale del Porto di Trapani, del suo sistema infrastrutturale e del suo territorio, salvaguardandolo da azioni speculative di accorpamento, subordinazione o controllo da parte di qualsivoglia Autorità Portuale e Logistica”.

L’intendimento dell’iniziativa, si legge in una nota diramata dalla cooperativa, vuole soddisfare quindi l’esigenza di proseguire nel percorso virtuoso ed autonomo di sviluppo economico intrapreso in questi anni con grandi sacrifici, sostenuto efficacemente dall’azione istituzionale del Genio Civile delle Opere Marittime e della Capitaneria di Porto di Trapani.

“Uno dei primi temi che il Consorzio del Porto si troverà ad affrontare – commenta Demartino – sarà il possibile ed avventato inserimento del porto di Trapani nel decreto di riforma delle Autorità Portuali, oggetto di ampie discussioni in questi mesi e che ha già suscitato motivo di preoccupazione e di forti prese di posizione”.

“E’ impossibile non notare – precisa il presidente del neo Consorzio – che nella lista dei Porti, che il Governo nazionale prevede di accorpare, vi siano solo scali marittimi, tranne Trapani, sede di Autorità Portuale”.

“Come è noto – aggiunge Demartino – il Porto di Trapani non è sede di Autorità Portuale ormai dal 2009, apparendo, pertanto, quantomeno ‘impropria’ la definizione e ‘sbagliato’ il suo inserimento come Autorità portuale da fondere con quella di Palermo”.

“Per tale ragione – precisa sempre Demartino – il nuovo Consorzio del Porto promuoverà, nell’immediato, un incontro con i rappresentanti politici nazionali e regionali di tutti i partiti per sollecitare un’energica azione comune a favore del Porto, affinché questo non venga inserito nel decreto di riforma delle Autorità Portuali Italiane”.

L’attività del Consorzio proseguirà, successivamente, con una serie di incontri, con i rappresentanti delle istituzioni e con tutti gli operatori portuali, al fine di stabilire un piano di altri obiettivi ed azioni mirate e di interesse generale.

L’attività del presidente del Consorzio sarà affiancata, per i ruoli previsti dallo Statuto, da un Presidente onorario, che sarà nominato in seguito.

Giuseppe Messina

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