Il Comune ha deciso di demandare alla Re.Se.T. la manutenzione ordinaria del patrimonio scultoreo cittadino. Infatti, come si legge nella determinazione dirigenziale 161 dell’ufficio Città storica dello scorso fine dicembre, si affidano in house alla struttura complessa – per il biennio 2019-2020 – i lavori e servizi relativi all’esecuzione del suddetto progetto, per l’importo complessivo di 398.747,23 euro, di cui 366.189,17 euro per canoni di servizio, 2.558,06 euro per spese per fornitura materiali di consumo non previsti e € 30.000,00 per fornitura e collocazione targhe descrittive dei monumenti e simili. E si fa riferimento anche alla fonte delle somme impiegate a questo scopo, che provengono dai ricavi dell’imposta di soggiorno.
Una scelta, quella dell’affidamento alla società di derivazione comunale, dettata dal fatto che «lo statuto dell’azienda prevede espressamente la possibilità di realizzare, a favore dell’Amministrazione comunale, … servizi ulteriori rispetto a quelli già contemplati all’interno del rapporto contrattuale» e che «i servizi di manutenzione ordinaria del parco statuario cittadino e dei Beni Artistici vincolati e Monumentali di competenza della Città storica costituiscono effettivamente un completamento ed una estensione a partire da quelle indicate nel Contratto di servizio».
Si tratta sostanzialmente della fase 2 che segue il primo step chiamato “Progetto Pilota di Manutenzione ordinaria programmata per la prevenzione dei degradi fisici del patrimonio scultoreo cittadino”. Questa fase sperimentale, che si è svolta a cavallo tra metà 2016 e ottobre 2017, ha permesso di effettuare interventi di pulitura e manutenzione ordinaria su oltre 160 statue sparse in tutta la città. La squadra che ha effettuato questi lavori sui siti monumentali era composta da una decina di operai della Re.Se.T. guidati da una esperta restauratrice dell’Accademia delle Belle Arti, Serena Bavastrelli, ed ha interessato – ad esempio – la Fontana d’Ercole all’interno del parco della Favorita, i gruppi statuari di Villa Giulia, le statue delle piazze Castelnuovo e Ruggero Settimo.
Alla fine del progetto pilota il risultato è stato che «si è registrata una notevole predisposizione di una parte del personale fornito dalla Re.Se.T. all’apprendimento delle tecniche manutentive e acquisizione delle competenze illustrate negli incontri frontali ed esemplificate durante la gestione operativa dei cantieri. La auspicata crescita professionale si è realizzata infatti con pieno successo per una percentuale di soggetti pari a circa il 50 per cento della forza lavoro messa a disposizione, con un livello qualitativamente sufficiente per il 25 per cento dei soggetti, mentre una parte pari a circa il 25 per cento ha abbandonato durante i lavori la partecipazione alla formazione».
Perciò, al fine di non disperdere le competenze acquisite si è deciso di stabilizzare questo programma, inserendolo tra le competenze dell’azienda. «Noi – assicura Antonio Perniciaro Spatrisano, amministratore unico Re.Se.T.- siamo pronti a partire, aspettiamo soltanto che l’ufficio Città storica ci indichi la lista dei siti prioritari. A capo del team ci sarà un restauratore professionista esterno, che coordinerà 4 nostri operai che si sono formati durante il progetto pilota. Il numero minore è legato alla compatibilità con gli stanziamenti comunali, che devono bastare per due anni». E dal Comune fanno sapere che sono già arrivati i necessari pareri della Sovrintendenza ai Beni Culturali, e al momento si stanno approntando tutti i documenti propedeutici all’apertura dei primi cantieri, che la dirigenza dell’ufficio Città Storica confida possa avvenire nel giro di un paio di settimane.
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