A Pantelleria una kermesse dedicata ai vini passiti del Mediterraneo

I vini passiti che caratterizzano la viticoltura del Mediterraneo hanno finalmente una rassegna loro dedicata. Nasce Passitaly, una kermesse che esplorera’ a 360 gradi il mondo degli aromatici nettari in uno dei luoghi piu’ vocati per questa produzione vitivinicola: Pantelleria.

E a caratterizzare questo appuntamento e’ un fatto piu’ unico che raro: si tiene in piena vendemmia, quando cioe’ si concentra al massimo il lavoro in vigna e poi in cantina e normalmente si da’ poco spazio agli incontri con gli enoappassionati.

Questa vera e propria ”celebrazione dei vini passiti del Mediterraneo” e’ promossa dall’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della Pesca Mediterranea, il Comune di Pantelleria, l’Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia e il Gal delle Isole Minori, e proprio per la sua peculiarita’ e internazionalita’ e’ stata presentata in anteprima a Parigi a giugno scorso, presso la sede francese dell’Istituto italiano di Cultura, nel cuore di Saint Germain.

In quella affollata occasione, il Sindaco di Pantelleria Gino Gabriele ha spiegato che Passitaly ”nasce dall’idea di dare voce ai produttori dell’isola per incentivare l’eno-turismo e ampliare il potenziale di comunicazione che le produzioni locali possono esprimere per qualita’, identita’ culturale e natura. Si rivolge a buyer, operatori ed enoturisti alla ricerca di vini dotati di personalita’ e carattere, mai omologati e provenienti da contesti produttivi estremi, ostili, ma anche correlati all’idea del bien vivre e della meditazione”.

La manifestazione, oltre a offrire la possibilita’ di degustare le migliori produzioni di vini passiti del Mediterraneo, consentira’ di scoprire l’isola attraverso “Pantelleria Experience”, tre differenti percorsi corrispondenti ad altrettanti aspetti che l’hanno resa un unicum assoluto, ammirato e conosciuto in tutto il mondo: enogastronomico, naturalistico – paesaggistico e storico – culturale. E terrazzamenti, muretti a secco e Dammusi sono la prova concreta e tangibile di una tradizione agricola millenaria da sempre fondata sull’equilibrio tra uomo e natura, per un territorio che per la sua straordinaria bellezza e’ stato definito “il Giardino del Mediterraneo”.

Redazione

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