Affrontare i temi del multiculturalismo e dell’integrazione attraverso il teatro, la danza, il gioco e l’aggregazione. Per confrontarsi con chi proviene da culture diverse e imparare «le buone pratiche dello stare insieme nella vita di tutti i giorni». E’ l’obiettivo della Commedia dell’interculturalità, uno scambio internazionale tra giovani catanesi, portoghesi e rumeni, organizzato dall’Arci Catania insieme ad altre due associazioni: Batoto Yetu di Lisbona, in Portogallo, e Patrir di Cluj-Napoca, in Romania. Che per dieci giorni, a Nicolosi, si impegneranno in laboratori artistici tra teatro sociale e danza afro – e ludici, per condividere spazi, storie ed esperienze. In un’ottica di incontro tra diversità, inclusione sociale e sensibilizzazione di una cittadinanza attiva.
Realizzato nell’ambito del programma Gioventù in Azione della Commissione Europea, il progetto ha preso il via ieri e proseguirà fino al 20 settembre, coinvolgendo 24 ragazzi tra i 15 e 25 anni, originari dalle tre città interessate, ma anche di minoranze culturali legate al luogo di provenienza. Per «mettere in contatto i giovani partecipanti in base alle diverse radici, ma anche dal punto di vista generazionale spiega Federica Frazzetta di Arci Catania – Per tentare di affrontare le differenze culturali legate ad origine ed età». Il gruppo è formato da catanesi, portoghesi e romeni, ma anche da «rom e ungheresi per la Romania, africani della zona sub-sahariana per il Portogallo e magrebini per quanto riguarda Catania continua l’organizzatrice Le comunità più diffuse nelle diverse aree». I ragazzi che partecipano allo scambio fanno parte delle tre associazioni promotrici dell’iniziativa, «che lavorano nello stesso ambito, quello del multiculturalismo, attraverso metodi di integrazione diversi – continua Frazzetta Arci con il teatro interculturale, Batoto Yetu con la danza afro e Patrir con altre attività di tipo ludico-sociale».
Lo scopo dell’iniziativa è affrontare i temi dell’incontro tra diversità attraverso «metodi di educazione attiva e non-formale», spiega Frazzetta. Per questo, durante lo scambio i ragazzi verranno coinvolti in laboratori di teatro sociale ed interculturale, danza africana e altre attività di gioco e aggregazione, utili a «mettere in contatto in maniera non passiva i protagonisti, superare le diversità, ed imparare, attraverso storie ed esperienze differenti, le buone pratiche del vivere in comune». Da applicare poi nella vita di tutti i giorni, «in città come la nostra, ma anche come Lisbona e Cluj-Napoca, caratterizzate da un contesto culturale vivace e variegato».
Al termine della dieci giorni di condivisione e confronto, giovedì 19 settembre alle 20.30, al Parco Comunale Anselmi di Nicolosi, i partecipanti allo scambio si cimenteranno in una performance finale di teatro e danza, aperta al pubblico e ad ingresso gratuito. «Un modo per far uscire il progetto dalle nostre quattro mura e condividerlo con il territorio», sottolinea Frazzetta. Lo spettacolo racchiuderà «il risultato dei laboratori e racconterà l’intera esperienza», nel pieno stile del teatro sociale, in cui «non c’è un copione, ma quello che viene messo in scena si fa e si arricchisce man mano con le storie e le esperienze del gruppo», sottolinea la co-organizzatrice. Con una parola d’ordine: «Mettersi in gioco per superare le diversità».
[Foto di silvia.amici]
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