A Macchia di Giarre per celebrare la Terra. E dire no al Muos a suon di flauto

Apicoltori, animalisti, coltivatori biologici, gruppi di acquisto solidali e rappresentati dell’associazionismo legato all’ambiente, provenienti da diverse parti dell’isola ma anche semplici visitatori hanno animato la scorsa domenica gli “spazi comuni” dell’alveo del torrente a Macchia di Giarre, nel catanese. Tante diverse identità a rappresentare, idealmente, l’umanità ospite della Terra.
Diversi gli argomenti trattati, e tanti momenti importanti ma al centro, così come da programma, ancora il Muos.
Fra le presenze più significative, quella del pacifista Turi Cordaro “Vaccaro” e del monaco buddista Morishita. Anche l’intervento telefonico del Sindaco “scalzo” di Messina, Renato Accorinti, è stato degno di nota per la sua passione pacifista così come il documento inviato dal professore Massimo Zucchetti, da sempre in prima linea nella lotta contro i Muos, entrambi assenti, ma “partecipanti”, spiritualmente, così come hanno affermato.
Vogliamo raccontare un momento particolare della giornata, quello in cui il pacifista Turi Cordaro “Vaccaro”, dopo la preghiera della pace del reverendo Morishita, ha intonato uno dei suoi canti, accompagnato dal suo stesso flauto. Riportiamo il testo, in calce, perché in esso sono riassunti una buona parte dei momenti di lotta contro il Muos. Vaccaro ha tenuto a precisare che sta ultimando un nuovo brano.
Per chi non conoscesse Turi Vaccaro, vogliamo ricordare che è un ex operaio della Fiat, fattosi licenziare perché, ci ha raccontato, “mi avevano messo a costruire un camion che sarebbe servito al trasporto di carri armati” 8 anni dopo ad Amsterdam ho “disarmato” due cacciabombardieri f16, “prendendoli a mazzate”, azione compiuta nell’anniversario della bomba su Hiroshima, quindi il messaggio antinucleare che volevo dare era più che evidente. Quest’azione mi costò 6 mesi di prigione.”
Siciliano di origine ma torinese di adozione, Turi lo conosciamo bene ormai, negli anni 80, a fianco del reverendo Morishita, aveva iniziato la sua esperienza pacifista a Comiso. Poi la Val di Susa a fianco degli attivisti No TAV , quindi Niscemi. Non si contano le sue azioni, le ultime, quella del 22 aprile scorso insieme con Nicola Arboscelli e con altre due attiviste, quando entrò dentro la base NRTF di Niscemi. Azione che costò al pacifista un “foglio di via” valido per tre anni e ancora il giorno in cui si festeggiava lo sbarco americano in Sicilia, lo scorso 8 maggio, fu arrestato perchè era salito sopra un mezzo della Polizia, arrecando danni allo stesso.

Per questa azione Turi è in attesa che il giudice di Gela si pronunci ai primi di settembre. Ovviamente, lo ricordiamo ancora fra i 10 attivisti che lo scorso 8 Agosto, sono entrati alla base di Niscemi, arrampicandosi su diverse antenne e di fatto “occupandola”, i dieci furono “liberati” poi, il giorno dopo, dalla spettacolare invasione pacifica della stessa base, da parte di centinaia di attivisti armati solo di bandiere e carrozzine con bambini… Fatto che decisamente fà già parte della storia: MAI UNA BASE AMERICANA ERA STATA INONDATA DA UNA FOLLA DI ATTIVISTI PACIFICI E FESTOSI.

Il testo della canzone di Turi 
Qualche raro ficodindia sul mio cammino
e ancora un pò di arance in un giardino
i camion non mi lasciavan posto
un caldo asfissiante, quasi agosto.
Margherite gialle, papaveri e malvone
fare l’autostop sembraun illusione
il bagno in uno stagno, no non è un miraggio
e prima di Niscemi un camionista mi darà un passaggio
Il 22 aprile siam saliti sulle antenne
per poco Max non ci rimetteva le penne,
2 notti di prigione a Caltagirone
nell’aria c’è festa di liberazione.
A Paternò la famiglia si è riunita
arance biologiche, agricoltura pulita
lungo il Simeto un asino e una serpe nera
mentre il Mongibello sputa fuoco verso sera
Da Roma è venuto Bea il giornalista
Rai tre ci concede 3 minuti d’intervista
tagli, ritagli e cuci e amichevole censura
disarmare le antenne ci sarà troppo dura
Mercoledì 8 maggio le mamme si son quasi incatenate
il sicario Presti denuncia un pò di gomitate
in fondo direbbe il Giusti lui è solo un capro espiatorio
i veri commissari sparlamentano a Montecitorio.
Al girasole tra la grande quercia e l’orticello
una pausa a Piazza Armewrina per riprendere il cervello
un coro di uccellini lungo il ruscelletto
ispirava le rime a questo motivetto
Sabato santo a Niscemi è una gran festa
tutta la Sicilia finalmente si ridesta
contro l’antenna militare mirikana
viva la Sicilia indipendente e sovrana”

Daniela Giuffrida

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