A Lentini, nel paese delle arance rosse, dove la mortalità dei bambini per leucemia è tre vole quella nazionale

NEL CORSO DEGLI ANNI SONO STATE SCOPERTO DISCARICHE ABUSIVE DI RIFIUTI OSPEDALIERI. MA IL VERO PROBLEMA SONO LE RADIAZIONI NUCLEARI.  GUARDA CASO, A DUE PASSI C’E’ LA BASE MILITARE AMERICANA DI SIGONELLA

Il 14 luglio 1984, intorno alle ore 14,45, un aereo militare statunitense, un Lockeed C141B Starlifter, che trasportava armamenti atomici non innescati, appena decollato da Sigonella, precipita nelle campagne di Lentini. Nell’impatto muoiono i 9 militari americani che costituivano l’equipaggio. L’agrumeto dove l’aereo è precipitato, con un incendio a bordo, dista pochi chilometri dall’abitato di Lentini. In contrada Sambuci-San Demetrio arrivano immediatamente i marines che chiudono militarmente il sito ed impediscono alle autorità ed ai soccorsi d’intervenire. A riferire dell’episodio è Gianni Lannes che su Ariannaeitrice.it racconta che né le forze dell’ordine, né la magistratura poterono svolgere i propri compiti d’istituto.

A Lannes questa circostanza è stata riferita nel 2006 da Vincenzo Laezza, sostituto commissario di Polizia. Il commissario Laezza, nell’agosto 1987, aveva perso la figlia Manuela, colpita da leucemia mieloide acuta. Il commissario Laezza nel 1991 ha costituito una associazione di volontariato e di solidarietà “Manuela e Michele”, in difesa dei bambini leucemici. L’associazione si è fatta promotrice di varie iniziative, compresa una petizione alla Procura della Repubblica di Siracusa affinché vengano accertate le condizioni di inquinamento ambientale che determinano la grave mortalità infantile per leucemia in territorio di Lentini, Carlentini e Francofonte. Di ciò in seguito daremo notizie più puntuali.

Per 40 giorni la strada statale 194 che collega Catania a Ragusa venne chiusa al traffico veicolare e la zona dov’era precipitato l’aereo interamente transennata.

Un altro episodio simile si è verificato nel giugno 1985. Un altro aereo in volo verso Sigonella precipita nei pressi di Lentini e qui l’area dell’incidente divenne impenetrabile finché tutti i rottami non furono recuperati dai militari nordamericani.

Il circondario Lentini-Carlentini-Francofonte è famoso nel mondo per le sue piantagioni di arance rosse, in particolare la varietà “Moro”, tipica della zona. Tuttavia, in queste contrade i bambini muoiono di leucemia in misura di gran lunga superiore alla corrispondente mortalità registrata in tutte le altre parti d’Italia. In pratica, la mortalità per questa malettia è tre volte superiore alla media nazionale.

A tale proposito il 30 gennaio 2006 l’associazione ‘Manuela-Michele’ di Lentini ha presentato alla Procura della Repubblica di Siracusa un’istanza con la quale si chiede l’accertamento sulla “tangibile possibilità che i numerosi casi di leucemia possano essere causati dalla commissione di reati contro l’ambiente”. Il relativo fascicolo è sul tavolo del sostituto procuratore, dottor Musco.

L’iniziativa dell’associazione lentinese trova conforto nelle valutazioni sostenute in uno studio del professor J.W. Gofman “Radiation and Human Healt” (Radiazioni e salute umana), edito da Sierra Club Books di San Francisco, nel quale, oltre alla considerazione che il tumore del sangue – leucemia – è conseguenza del principale fattore di rischio rappresentato dalla esposizione a grandi quantità di radiazioni, si legge: “Non si sa che effetto avrà sul sistema immunitario dei siciliani di Lentini la radioattività delle scorie nucleari nascoste dagli americani nel suolo”. E continua: “La leucemia è associata al plutonio, responsabile della perdita di immunità biologica che colpisce un numero crescente di persone”.

Le notizie appena riportate parlano esplicitamente da sole. Ci permettiamo soltanto una brevissima notazione. La base aerea di Sigonella è una installazione militare italiana, sede del 41° Stormo AntiSom dell’Aeronautica militare. Inoltre, ospita la Naval Air Station Sigonella – in sigla Nas Sigonella o addirittura Nassig – della Marina militare Usa. La stessa del Muos di Niscemi. Ogni altro commento ci sembra superfluo.

Riccardo Gueci

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