A Lampedusa le nozze di Veronica D’Agostino, la Rita Atria del cinema

Non solo nastri viola a Lampedusa. L’isola flagellata dai lutti, causati dal mare, si colorerà domani di fiori d’arancio per le nozze di Veronica D’Agostino, l’attrice che è stata “Rita Atria” nella pellicola di Marco Amenta, “La Siciliana Ribelle”. La D’Agostino, lampedusana d’origine, che vive oggi in Liguria, ha scelto di tornare nell’isola dove risiede la famiglia, per celebrare le nozze con il suo Matteo D’Anna, chef di Finale Ligure e per condividere con le persone con cui è cresciuta un momento di vita e amore in un periodo di morte e dolore.

Il matrimonio si celebrerà alle 16,00 a San Gerlando, la chiesa madre dell’isola. «Negli ultimi giorni in questa parrocchia – ha sottolineato l’attrice – abbiamo vissuto momenti molto difficili e anche se la tristezza rimarrà a lungo nei nostri cuori, spero che domani sia un giorno gioioso per me e per i miei compaesani. Alla fine della cerimonia – conclude Veronica D’Agostino – ho deciso di donare il mio bouquet e tutte le decorazioni floreali, peonie, ortensie e rose olandesi, alle vittime del naufragio per i loro funerali».

La wedding planner palermitana che ha ricevuto l’incarico di seguire le nozze ha scelto il verde “speranza”, come fil rouge della cerimonia. «È stato un progetto davvero difficile – racconta Maria Macchiarella – . La voglia di rendere il giorno più bello degli sposi indimenticabile ha dovuto fare i conti con il clima di mestizia che si respira in queste settimane nell’isola, meta di migranti sfortunati. La scelta di un colore che ha un significato positivo e di un allestimento sobrio e rispettoso, ci è sembrata la via migliore per celebrare la vita e l’amore in una zona che vissuto così tanto dolore».

Veronica D’Agostino (Lampedusa, 1987) è un’attrice italiana.

Nel 2002 ha interpretato la parte di Marinella in Respiro di Emanuele Crialese. Nel 2008 partecipa a La siciliana ribelle di Marco Amenta nel ruolo di Rita Mancuso, storia e personaggio liberamente ispirati alla vita di Rita Atria e al suo tentativo di collaborazione con il procuratore capo di Marsala Paolo Borsellino, bruscamente interrotto dall’uccisione di quest’ultimo e dal successivo suicidio della stessa Rita.

Nel 2004 era in “Paolo Borsellino”, mini serie tv e nel 2012 in “Vespro d’un rinnegato”, di Carlo Fusco.

Redazione

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