LA VICENDA E’ OGGETTO DI UN’INTERROGAZIONE ALL’ARS PRESENTATA DAL GRUPPO PARLAMENTARE DEL MOVIMENTO 5 STELLE. LE PRECISAZIONI DI STEFANO ZITO
A Floridia due farmacie nel raggio di pochi metri, caso unico in Italia. Questo il titolo di un articolo pubblicato sulla stampa il 26 settembre scorso che racconta una vicenda che sa tanto di paradosso, e che diviene oggetto di uninterrogazione targata Movimento 5 Stelle indirizzata al presidente della Regione, Rosario Crocetta, e allassessore alla Salute, Lucia Borsellino.
Latto parlamentare, a firma del deputato Cinquestelle Stefano Zito, fa riferimento alla quinta sede farmaceutica del Comune nel Siracusano, gestita dal 2003 dalla titolare in gestione provvisoria. Ed ecco che, a seguito di successivo concorso pubblico, il gestore definitivo viene individuato.
Il paradosso – afferma il deputato del Movimento 5 Stelle – nasce quando lAsp di Siracusa, il 30 luglio scorso, rilascia lautorizzazione per lapertura della nuova farmacia al gestore definitivo senza accertare il previo pagamento dellindennità dovuta per legge.
La legge, infatti, parla chiaro – nello specifico la n.1265 del 1934 – e prevede che l’autorizzazione all’esercizio di una farmacia, che non sia di nuova istituzione e che quindi subentri ad una gestione provvisoria, sia concessa solo dopo aver rilevato dal precedente titolare o dagli eredi di esso gli arredi, le provviste e le dotazioni attinenti all’esercizio farmaceutico, contenuti nella farmacia e nei locali annessi, nonché di corrispondere allo stesso titolare o ai suoi eredi un’indennità di avviamento in misura corrispondente a tre annate del reddito medio imponibile della farmacia, accertato agli effetti dell’applicazione dell’imposta di ricchezza mobile nell’ultimo quinquennio.
Nemmeno a dirlo – continua Zito – il gestore definitivo, ad oggi, non ha ancora provveduto proprio a nulla e nel frattempo ha già ottenuto lautorizzazione dallAsp. Proprio questultima ha stravolto, con modalità che non comprendiamo, la procedura di legge decretando la chiusura della vecchia farmacia, nonostante fosse a conoscenza dellaccordo non ancora raggiunto sulla somma relativa allindennità.
Non basta nemmeno la comunicativa dellassessorato alla Salute, indirizzata alla Asp di Siracusa del 6 agosto 2013, che rilevava come tale provvedimento si caratterizzasse per una sua sostanziale atipicità, consistente nelle considerazioni esposte relativamente allindennità di avviamento, tale da porlo in aperto contrasto con le prescrizioni contenute nellart. 110 R.D. 1265/1934 e nellart. 9 DPR 1275/1971, senza tra laltro palesare alcuna indicazione riguardante le giacenze e il magazzino del cessato gestore.
Proprio a seguito del provvedimento di autorizzazione allapertura della nuova sede, la vecchia farmacia, ritenendo il provvedimento illegittimo e lesivo dei propri diritti, ha proposto ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Sicilia (Tar) per ottenere la riapertura dellesercizio. In poche parole, oggi, è ancora pendente una causa innanzi al Tar per la Sicilia sez. staccata di Catania (sez.IV), in cui è, pertanto, in discussione loperato della Asp di Siracusa in merito a tali vicende.
Chiediamo al Governo – conclude Zito – di accertare quanto riferito in ordine alla condotta tenuta dalla Asp di Siracusa e di prendere provvedimenti seri verso i vertici dell’Asp qualora l’Azienda venga condannata a risarcire il gestore provvisorio.
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