A Favara i liceali sperimentano il teatro

“Il buon insegnamento è per un quarto preparazione e tre quarti teatro”. Circa quattro secoli fa, Galileo Galilei così si esprimeva sul difficile mestiere dell’insegnare. Un principio semplice che gli alunni dell’Istituto Statale “Martin Luther King” di Favara, in provincia di Agrigento, hanno fatto proprio insieme ai docenti e alla dirigenza che da alcuni anni si impegnano nella realizzazione di splendide opere teatrali.

Quest’anno, in coincidenza con la canonizzazione di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II, si è pensato di rielaborare un musical che ha avuto un gran successo in tutta Europa dal titolo “Non abbiate paura” sulla vita di Karol Woytila. Quattro mesi di lunghe ed estenuanti prove, di creazione di coreografie, di musica e canzoni che hanno visti impegnati ragazzi e ragazze dei vari indirizzi, dal Liceo Scientifico al neonato Liceo Artistico al Liceo delle Scienze Umane, mirabilmente e a volte severamente diretti dal regista Lillo Trupia, amorevolmente assistiti dalla referente del progetto, professoressa Arianna Vassallo, costantemente incoraggiati dal professor Ernesto Gibellina.

L’intera istituzione scolastica si è mobilitata per favorire la riuscita di questa immane impresa, ognuno a suo modo, magari evitando una verifica a quegli alunni impegnati il giorno prima a provare, oppure modellando pezzi di scenografia nei laboratori d’arte, o ancora con una estenuante ricerca dell’ultimo costume di scena. Sì, un lavoro corale! Perchè quando si realizza un progetto è la scuola intera a beneficiarne, è la comunità in cui si vive ad arricchirsi, è la cultura del sacrificio e della legalità a vincere…soprattutto se in scena va un papa! E che papa! Finalmente si è giunti alla meta, lo spettacolo sta per cominciare.

Mercoledì 14 Maggio 2014 alle 20 presso la Chiesa di San Giuseppe Artigiano e Venerdì 16 Maggio, stessa ora, alla Sala Teatro Boccone del Povero, Favara vedrà in scena la libera rielaborazione del musical “Non abbiate paura”.

Ma perchè fare teatro a scuola? Qualcuno potrebbe dire che si toglie tempo allo studio, che si distraggono i ragazzi dall’imparare… Certo un po’ meno Manzoni, qualche disequazione sbagliata, un dubbio in più su Cartesio. Certo! Ma forse questi ragazzi, futuri comunicatori di un domani molto vicino, oggi hanno imparato che nulla si raggiunge senza sacrificio, che per aver un buon risultato devi sbattere la testa mille e più volte, che tutto ciò che si impara e tutto ciò che si insegna non è solo ‘sapere’, ma è prima di tutto capire, ascoltare, comunicare, esprimere. Dal teatro anche i docenti possono maturare un insegnamento: bisogna saper comunicare prima di insegnare ed esigere! Dunque buona visione e che lo spettacolo abbia inizio, in teatro, a Favara, provincia di Agrigento, città di Pirandello! Guarda caso…

Redazione

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