2 giugno, festa della Repubblica italiana. Ma cosa c’è da festeggiare?

DOPO IL FISCAL COMPACT E IL TWO PACK, L’UNIONE EUROPEA CI STA REGALANDO L’ERF, IL FONDO DI “REDENZIONE” CON IL QUALE DERUBERANNO LE RISORSE AUREE DEL NOSTRO PAESE.  CHE OGGI RICORDA QUANDO ERA ANCORA LIBERO DAL GIOCO DI BRUXELLES…

Oggi assisteremo alle solite parate che proveranno a farci credere che viviamo ancora in democrazia. In realtà, l’unica forma di democrazia rimasta in Italia è l’informazione. Ovviamente, non quella di tanti giornali cartacei – in buona parte controllati da editori non puri – ma quella della rete, che è ancora libera. Per il resto, dobbiamo amaramente ammettere che siamo finiti in un’Unione europea che ha sostituito la libertà e la democrazia con lo spread e con trattati internazionali di stampo fascista e, perché non dirlo?, anche con teratologie sociali, economiche e persino antropologiche che ricordano il nazionalsocialismo.

Oggi, 2 giugno 2014, gl’italiani, piuttosto che lasciarsi ingabbiare dalle celebrazioni retoriche, dovrebbero riflettere sulla ‘trappola’ nella quale il nostro Paese è caduto: la ‘trappola’ di un’Unione europea di fanatici; e di un euro che ha distrutto l’economia del nostro Paese.

Oggi gl’italiani che si rifiutano di portare il cervello all’ammasso sono invitati a ricordare quando l’Italia era una vera democrazia: quando la nostra Costituzione era quella del 1948: una bellissima Costituzione scritta dai nostri padri costituenti all’indomani della terribile avventura fascista. Quando il nostro Paese aveva la propria sovranità monetaria. Quando il nostro Parlamento approvava, in libertà, il Bilancio del nostro Stato.

Oggi quella Costituzione è stata ‘ferita a morte’ dal Fiscal Compact e da quello strumento assassino di democrazia che si chiama “pareggio di Bilancio”.

La Costituzione italiana che ci ha accompagnato fino a prima della caduta del Muro di Berlino – data in cui la Germania, già nazista, ha rialzato la testa, senza prima avere mai pagato il debito che gli era stato imposto dopo la seconda guerra mondiale – non c’è più, ‘inghiottita’ dai trattati internazionali che hanno imprigionato il nostro Paese dentro un’Unione europea che oggi rappresenta il nuovo fascismo imperante.

Oggi proveranno a riempirci il cervello di bugie. Noi invece proveremo a raccontarvi che cosa hanno preparato i fanatici che oggi controllano l’Unione europea.

Già i nostri lettori conoscono il Two Pack, il trattato internazionale che ha trasferito a Bruxelles la potestà del Bilancio dello Stato italiano. In pratica, con questo folle trattato internazionale il Parlamento italiano è costretto ad approvare un Bilancio confezionato, per l’appunto, a Bruxelles.

Per ora, con i soldi che ci assegna l’Europa unita – alla quale l’Italia ha ceduto la sovranità monetaria – possiamo variare qualcosa all’interno del ‘perimetro’ del nostro Bilancio. Tra qualche anno ci diranno pure come e dove spendere i nostri soldi. Il Parlamento italiano, che già conta pochissimo in materia di Bilancio dello Stato, non conterà più nulla. Tutto questo nel silenzio generale.

Il nostro giornale, già in tempi non sospetti, ha raccontato del già citato Fiscal Compact, il trattato internazionale imposto al nostro Paese per farci pagare il debito pubblico. Circa 50 miliardi di euro all’anno. Una somma folle che l’Italia non può pagare.

A questo punto, la sorpresa di cui non parla nessuno e che noi oggi offriamo ai nostri lettori: il nuovo strumento inventato dall’Unione europea per far pagare i debiti ai Paesi indebitati, Italia in testa: l‘Erf, detto altrimenti Fondo di redenzione europeo.

Già la parola “redenzione” ci riporta ai ‘fasti’ della Santa Inquisizione Spagnola, all’intolleranza religiosa, ma anche all’intolleranza che i tedeschi – che non a caso sono i maggiori sponsor dell’Erf – ci hanno fatto conoscere nel “Secolo breve” con l’avventura nazista, quando volevano ‘redimere’ il genere umano, eliminando fisicamente gli ebrei e migliorando la razza umana con l’eugenetica in salsa ariana.

Questi spirito di ‘redenzione’ – che è una costante della mitologia e del pensiero tedesco – oggi torna sotto nuove spoglie. Con una ‘spiritualità’ che si materializza nel denaro. 

Siccome si sono accorti che i Paesi europei ‘prigionieri’ dell’euro non possono pagare – e tra questi c’è l’Italia – hanno inventato questo nuovo strumento. Controllato da undici persone che nessuno ha mai eletto.

Sono quasi tutti componenti del gruppo di Bilderberg – ma questa volta non c’è nemmeno un italiano – che hanno il compito di opzionare gli asset di un Paese da utilizzare come pagamento al posto del ‘debito pubblico’.

A quanto pare, l’Erf avrebbe già opzionato l’Eni, Finmeccanica, Alitalia (già in fase di ‘privatizzazione’) e altri asset. Tutti beni che, nel giro di due anni, non saranno più italiani.

Non finisce qui. L’Italia è entrata in un meccanismo perverso. Semplificando al massimo, possiamo dire che, in termini keynesiani, il debito pubblico non è un problema. Questo perché il ‘moltiplicatore’ keynesiamo mette in moto il sistema economico consentendo il pagamento dei debiti che, anche se rimangono tali, possono, al limite, creare inflazione, ma non arrestano il sistema economico.

L’esempio l’abbiamo proprio sotto gli occhi: il Giappone ha un debito pubblico doppio rispetto all’Italia, ma siccome ha la propria sovranità monetaria, con il ‘moltiplicatore’ keynesiano ha superato la crisi di qualche anno fa e oggi registra un tasso di sviluppo di oltre il 5 per cento.

Per renderlo ancora più esplicito, oggi il Giappone, con la propria domanda al consumo di Tonno Rosso del Mediterraneo (il Giappone è il primo Paese consumatore al mondo di Tonno), ha rilanciato alla grande questo prodotto. Tant’è vero che nel Mediterraneo, proprio in questo momento, il Tonno Rosso viene pescato da imbarcazioni di tutto il mondo che lo vendono al Giappone a prezzi di gran lunga superiori a quelli europei e americani!

In Italia, invece, un’Unione europea di truffatori e ‘banditi’ ha bloccato la nostra economia grazie alla ‘trappola’ dell’euro. Con l’economia bloccata e privo di sovranità monetaria, il nostro debito pubblico non può che crescere. E infatti cresce e ha già superato i 2 mila miliardi di euro.

Che fa la grande Unione europea? Intanto ci ha già ridotto con le pezze al culo. Come detto, il sistema economico italiano è bloccato. La disoccupazione cresce insieme al debito. La povertà aumenta a dismisura. Invece di aiutarci, l’Unione europea sta cercando di assestarci il colpo di grazia.

Come detto, si vogliono prendere i nostri asset. Ma non gli bastano. Così il “Consiglio degli 11” dell’Erf ha già stabilito che i “Paesi insolventi” – e al primo posto c’è l’Italia – pagheranno il debito con le riserve auree. Cioè con l’oro del nostro Paese!

Non è una cosa di poco conto, perché le riserve auree italiane sono tra le più cospicue del pianeta. 

Sapete qual è il ‘bello’? Che mentre succede tutto questo bande di cretini definiscono “fascisti” quelli che, dentro l’Europa, provano a liberarsi dal Fiscal Compact, dal Two Pack e, adesso, anche dall’Erf.

Mentre i delinquenti che hanno messo in piedi questo sistema neo-nazista vengono celebrati come ‘democratici’. 

Non ci credete? Andate sulla rete. Dove leggerete che gli euroscettici – cioè quelli che si battono per liberare l’Unione europea dalla Germania, dall’euro, dal Fiscal Compact, dal Two Pack, dall’Erf sono i “fascisti”. Mentre i ‘banditi’ che si accingono a depredare il nostro Paese vengono dipinti come liberatori!

Ricordate Manzoni a proposito di certi italiani’ “L’un popolo e l’altro sul collo vi sta…”.

Intanto, oggi, ‘festeggiamo’ la Repubblica italiana. Retorica, retorica, retorica…

Redazione

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