Non si placano le polemiche all’indomani del dibattito a Sala delle Lapidi sulla Ztl Notturna. Il provvedimento alla fine è stato rinviato a fine mese ma Orlando ha specificato che questo non fa arretrare la sua amministrazione «di un millimetro» sull’argomento. Ma mentre maggioranza e opposizione, Lega e Sinistra Comune in testa, si rinfacciano vittorie e sconfitte in mezzo ci sono i commercianti che chiedono di essere tutelati e di partecipare alla decisione sulle misure dopo aver sensibilmente contribuito al rilancio del centro storico.
«Riteniamo importante che ci sia una maggioranza di consiglieri – dicono dal Comune – che ha espresso sostegno sulla visione di città e, pertanto, la Ztl notturna entrerà in vigore dopo i passaggi tecnici necessari per rendere operativo il provvedimento (nuova delibera di giunta e nuova ordinanza), in ogni caso non oltre il mese di gennaio». Ma questa visione della città non sembra essere condivisa dalle categorie produttive: «Proprio non la comprendiamo – afferma Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo – Siamo di fronte a una scelta ideologica e non certo logica per gli interessi collettivi. Scegliere la politica dei divieti che grave danno può arrecare alle imprese, senza peraltro la concertazione con le categorie produttive che hanno finora mostrato pazienza e spirito collaborativo, è una scelta individualistica che non fa sistema con gli interessi della città e che soprattutto mina la già fragile economia locale». Per Confcommercio Palermo questo provvedimento, in realtà, «ha l’obiettivo di fare cassa sulla pelle dei cittadini e non potrà certamente arginare fenomeni di inciviltà e di attività fuori controllo e fuori dalle regole che ammorbano la vita di residenti e di turisti che soggiornano in centro storico: blindare il centro storico non può essere l’unica soluzione per fare rispettare le regole. Senza dimenticare che mancano i servizi a supporto come parcheggi e un servizio autobus efficiente. Solamente con una finestra dalle 20 alle 24 e per l’intero anno potremmo ritenere accettabile l’ordinanza sulla Ztl».
Sulla stessa linea anche il presidente di Assoimpresa Mario Attinasi, che ha anche presentato alcune proposte di modifica del provvedimento in un’assemblea che si è svolta ieri in aula Rostagno, prima del dibattito. «Abbiamo in quell’occasione scritto un documento per proporre all’amministrazione comunale e al consiglio di condividere questo provvedimento con le associazioni di categoria che rappresentano le aziende sane che hanno contribuito al rilancio del centro storico». Per Attinasi il mancato presidio del territorio «ha messo uno contro l’altro commercianti e residenti – afferma – una cosa paradossale. Se ci sono dei pub che trasgrediscono vanno sanzionati, se c’è qualcuno che posteggia davanti alle porte dei residenti, vanno multati. Se com’è vero si profila una nuova ordinanza la nostra proposta è quella di una finestra fino alle 23, consentendo a chi è entrato prima di uscire senza essere sanzionato e di estendere il provvedimento fino alla Ztl 2 per una pari opportunità di offerta e per garantire una maggiore platea che potrebbe usufruire dei servizi dell’una e dell’altra zona. Attendo di capire come sarà la nuova ordinanza, sperando che premi quelle attività commerciali, in particolare del settore food&beverage, che hanno contribuito a rilanciare il centro storico senza abbandonarle a questi provvedimenti che non sono adeguati».
Mentre gli esercenti tentano di ragionare con l’amministrazione lo scontro politico si accende:« il sindaco Orlando esce fortemente indebolito dallo scontro di questa notte in consiglio comunale- dichiarano Igor Gelarda, Alessandro Anello, Marianna Caronia ed Elio Ficarra della Lega – il sindaco avrebbe voluto che l’intero consiglio comunale avallasse questo suo scriteriato progetto di Ztl senza i servizi accessori necessari, ma la strenua opposizione delle minoranze, con la Lega in testa, durata fino alle 5 di mattina glielo ha impedito. Tutto questo rende non soltanto Orlando e l’ assessore Catania politicamente più deboli, insieme a tutta la maggioranza. Ma soprattutto rende debole questa ordinanza sulla Ztl. Infatti, In base alla legge regionale 3 del 17/03/2016, per istituire o modificare una ZTL è necessario che la amministrazioni comunali abbiano un regolamento apposito di cui il comune di Palermo però non si è mai dotato. Il provvedimento verrà dunque impugnato e certamente sospeso. Una situazione simile, per certi versi, a quella che si è verificata qualche anno fa quando venne impugnata e bloccata la Ztl 2».
Di tutt’altra convinzione invece Sinistra Comune che canta vittoria: «La Ztl notturna entrerà in vigore tra qualche giorno e la maggioranza consiliare ha trovato una sua compattezza nel sostenere il provvedimento. Sono questi i due fatti politici rilevanti che si devono registrare. Il resto sono solo chiacchiere. Spiace constatare che l’atteggiamento ostruzionistico dei consiglieri di minoranza abbia impedito, dopo dieci ore di Consiglio comunale, di entrare nel merito di un provvedimento che ha delineato una visione di città ecologica, rispettosa dell’ambiente e fautrice della mobilità sostenibile. Evidentemente non avevano argomenti credibili. Adesso la Giunta vada avanti, cosi come ha chiesto la maggioranza, su tutti i provvedimenti indicati nel documento firmato da 22 consiglieri. Si acceleri, oltre che per l’istituzione della Ztl notturna che renderà più vivibile il Centro storico anche nelle ore notturne, per la pedonalizzazione definitiva del Cassaro e di via Maqueda; per il completamento dell’itinerario arabo-normanno; per la predisposizione del sistema di controllo elettronico del varchi Ztl e delle aree pedonali e per la realizzazione della Ztl 2».
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