Luogo inadeguato, limite di tempo ampiamente superato e toni professorali, volti a mettere in soggezione i cittadini partecipanti: non si arrestano le polemiche sulla convocazione dell’assemblea cittadina per discutere delle Ztl, con le critiche dai consiglieri di opposizione a Sala delle Lapidi che puntano il dito contro l’iniziativa dell’amministrazione Orlando. «Altro che dialogo e condivisione: quello sulle Ztl, più che un’assemblea, è sembrato essere un convegno semi deserto in cui l’amministrazione non ha fatto altro che decidere di andare avanti senza ascoltare nessuno», tuona Filippo Occhipinti, capogruppo dei Comitati Civici, che annuncia: «Siamo già pronti per un nuovo ricorso al Tar».
Per il consigliere di opposizione, porre l’accento sul problema inquinamento è un pretesto per non dire qual è il vero motivo per cui sono state previste le zone a traffico limitato. «Il sindaco abbia il coraggio di dire che si tratta solo di un modo per fare cassa, anziché propinare un’assurda retorica sugli effetti dello smog. Tutti sappiano quali danni provochi, ma il punto è ed è sempre stato la mancanza di dati che possano giustificare la Ztl. I dati del 2012 rilevati da Rap e trasmessi ad Arpa non le giustificano la Ztl. Per altro il Comune paga Rap 700 mila euro all’anno per le rilevazioni consultabili sul sito internet, ma oggi scopriamo che il sistema di centraline è obsoleto e va cambiato. I veri selvaggi e irresponsabili – conclude Occhipinti – sono coloro che pretendono di usare questi dati, vecchi e non aggiornati, solo per fare cassa con i palermitani: giù le mani dai soldi dei cittadini».
Le critiche all’assemblea di ieri non si fermano ai motivi per cui è stata convocata. C’è chi non a gradito nemmeno le modalità, come Luisa La Colla, consigliera in quota Pd: «Quella di ieri è stata soltanto una lectio magistralis, un convegno sull’inquinamento e sulla tutela della salute camuffato da assemblea», dice. «Basta pensare che il novanta per cento dei presenti era costituito da addetti ai lavori invitati dall’amministrazione. Un’assemblea pubblica – spiega – se deve essere tale, si convoca a piazza Pretoria».
Nessuna condivisione, insomma, soltanto propaganda: «La cittadinanza – dice ancora La Colla – ha disertato perché non si è sentita coinvolta né prima che l’amministrazione decidesse per l’introduzione delle zone a traffico limito né dopo. Il sindaco, per esempio, dovrebbe tenere conto della totale assenza dei rappresentanti degli ordini professionali, emblema del fallimento dell’iniziativa». Quello dell’inquinamento, per La Colla, è un problema che esiste ma la cui soluzione non può essere l’attivazione delle Ztl: «Posso condividere i contenuti esposti dai relatori sulla tutela dell’ambiente, ma di certo la soluzione non può essere quella di fare pagare per inquinare».
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