Le conseguenze della crisi di saturazione che ha colpito le discariche siciliane, portandole al collasso, si abbattono oggi sul turismo e, in particolar modo, sul settore ricettivo degli agriturismi. Sarebbero infatti numerosi gli operatori che hanno subito un calo di affluenza in seguito alla presenza di rifiuti di ogni tipo nelle campagne o sulla strada. La denuncia arriva da Giuseppe Strano, presidente regionale di Agriturist, l’associazione che si occupa degli agriturismi all’interno di Confagricoltura: «Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte dei nostri iscritti che lamentavano le perdite subite. In sostanza – spiega Strano a MeridioNews – la gente che veniva ad alloggiare, quando ha visto la spazzatura vicina alle strutture, non si è fermata e ha cancellato la prenotazione».
Le zone più colpite sono quelle rurali, le campagne che da
Acireale si snodano nel territorio di Giarre e, soprattutto, in quello di Riposto. «Oltre ai problemi legati alla mancata raccolta non dimentichiamo l’inciviltà delle persone – continua Strano -. Nell’area di Guardia Mangano, in via Affitto Manitta, ci sono sempre rifiuti ingombranti, frigoriferi, divani e altri materiali del genere». Da Riposto arriva la denuncia di Mario Faro, imprenditore del settore tra i più colpiti dai disservizi. «I nostri agriturismi, in cui investiamo tempo e fatica e per i quali paghiamo migliaia di euro in tasse per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, sono assediati dal pattume e per noi è un disastro – afferma Faro in una nota -. Per i nostri ospiti è diventato impossibile cenare all’aperto e svolgere qualsiasi tipo di attività a contatto con la natura».
Un
periodo di sofferenza, per i cittadini e per gli esercenti, che però potrebbe tornare lentamente alla normalità, come assicura il primo cittadino di Riposto, Enzo Caragliano: «Ho varato un provvedimento di massima urgenza – dichiara il sindaco a MeridioNews – chiedendo un conferimento in discarica di cento tonnellate extra che si aggiungono alle 35 giornaliere». «Abbiamo sofferto molto – conclude Caragliano – i nostri camion sono stati in lista d’attesa anche per 18 ore di seguito davanti agli impianti Oikos di Motta Sant’Anastasia e Misterbianco. I dirigenti però ci hanno assicurato che da oggi dovrebbero entrare quattro alla volta».
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