Una lunga nuvola di fumo nero, visibile da più parti della città, ha destato l’attenzione di molti cittadini. Un capannone abbandonato ha preso fuoco nella terza strada della zona industriale di Catania. Sebbene la prima fase delle rogo sia stata domata, pare che ci vorranno almeno un paio di giorni prima che le fiamme vengano spente del tutto. Le cause dell’incendio sono ancora ignote, ma non si esclude la matrice dolosa: non c’erano impianti attivi dai quali potesse generarsi un cortocircuito. All’interno della struttura – forse sotto sequestro dal 2011 – bruciano poliuretano, plastica e materiali di risulta. Non è ancora esclusa la presenza di rifiuti speciali.
Il capannone ha uno spazio coperto di oltre 20mila metri quadrati. Ai quali vanno aggiunti ampi spazi all’esterno. La superficie rovente è estremamente vasta e il fumo si dirige verso la zona industriale Nord. Gli stabilimenti di Pfizer e St Microelectronics hanno evacuato i lavoratori nel corso della giornata e pare che il rogo abbia fatto desistere dai loro acquisti anche parecchi cittadini che si trovavano all’interno del negozio Ikea poco distante, dove il vento aveva mandato il fumo denso. I vigili del fuoco hanno effettuato le prime analisi sui fumi emessi dalle fiamme e non si sarebbero registrati valori difformi da quelli che si registrano durante i roghi ordinari.
Sul posto sono questa mattina erano presenti quattro squadre dei pompieri e due rimarranno fino allo spegnimento dei residui. Parecchie preoccupazioni aveva destato la vicinanza di un deposito della ditta Liquigas nelle immediate vicinanze dell’incendio. L’allarme, allo stato attuale, sembra essere rientrato.
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