Wind Jet, giudizio negativo per il concordato Il 27 settembre il voto finale dei creditori

Per la vicenda Wind Jet sembra allontanarsi ancora una volta la parola fine. Dopo il via libera alla possibilità di un concordato preventivo che dovrebbe risarcire i creditori della low cost etnea evitando il fallimento dell’azienda – decisione presa a maggio dal tribunale fallimentare di Catania -, è arrivato il giudizio negativo del commissario giudiziale Mario Libertini proprio nel merito della proposta di concordato. Che, secondo il legale, «non offre, allo stato, margini di garanzia sicuri ai creditori chirografari». E cioè i creditori ordinari, tra cui i passeggeri che attendono ancora il risarcimento dei loro viaggi sfumati. Una nota dolente a pochi giorni dall’udienza del 27 settembre in cui toccherà agli stessi creditori valutare se accettare o meno la proposta.

Ancora più convinta a spingere per il rifiuto dell’offerta, specie dopo il giudizio di Libertini, è da mesi la Confconsumatori Sicilia. Che ha definito la proposta di Antonino Pulvirenti «il concordato beffa». Nell’idea del proprietario di Wind Jet, con l’accordo proposto, i dipendenti – considerati creditori privilegiati – riceverebbero il 47,825 per cento del credito vantato, mentre ai creditori ordinari – tra cui i passeggeri – spetterebbe il 5 per cento. Quattro volte di più della proposta iniziale di Pulvirenti, ma comunque una percentuale irrisoria secondo i cittadini di tutta Italia che in queste settimane, tramite le associazioni dei consumatori e direttamente al tribunale etneo, stanno facendo pervenire il loro voto contrario al concordato.

Ma non solo. Secondo Confconsumatori, la percentuale prevista da Wind Jet come risarcimento ai suoi ex clienti sarebbe anche calcolata su una base sbagliata. «Gli importi che la compagnia ha indicato come credito dei passeggeri sono relativi al solo costo di acquisto dei biglietti e/o dei carnet, senza nessun inserimento degli importi relativi alla compensazione pecuniaria che spetta in casi di cancellazione del volo al passeggero – scriveva l’associazione a luglio e ripete da mesi – Ciò conferma ulteriormente, qualora ce ne fosse bisogno, l’incongruità della proposta».

Adesso giudicata poco conveniente per i creditori ordinari anche dal commissario giudiziale Mario Libertini. Una decisione che potrebbe far propendere per il rifiuto del concordato anche i diretti interessati, chiamati a votare il 27 settembre ed entro i 20 giorni successivi. «Il voto contrario dei creditori resta ancora, per Confconsumatori, la strada da percorrere per scongiurare l’approvazione – conclude l’associazione in una nota – E per far sì che la compagnia si decida a formulare un’altra e più ragionevole proposta».

Claudia Campese

Giornalista Professionista dal 2011.

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