Vucciria, sgominata banda di quattro spacciatori Documentati due episodi di sequestro di persona

Spaccio e sequestro di persona ai fini di estorsione alla Vucciria. La polizia ha eseguito un provvedimento di Custodia Cautelare in Carcere nei confronti dei componenti di gruppo di quattro persone accusate di spaccio, con base operativa nello storico quartiere palermitano: F. L. G., 24enne, P. P., 26enne, S. S., 53enne e V. D. G., 21enne. Il 24enne, trovandosi già ristretto in regime di arresti domiciliari per altri fatti, dovrà rispondere anche del reato di evasione. 

A conclusione di laboriose indagini e riscontri, condotti in sinergia investigativa da personale della Squadra Mobile e del Commissariato Centro, è stato contestato ai quattro il sequestro di persona a scopo di estorsione, di cessione di stupefacenti e di lesioni personali aggravate. Questi reati si sarebbero concretizzati in un appartamento della Vucciria, in vicolo dei Calzonai, ritenuta la vera e propria base operativa del gruppo criminale. A distanza di qualche giorno, due assuntori di crack, giunti alla Vucciria in cerca di droga e finiti in vicolo dei Calzonai, sarebbero stati protagonisti di due episodi, simili per dinamica. Il primo episodio risale al 1 ottobre. Un assuntore, giunto dalla provincia palermitana nel capoluogo per acquistare e consumare dosi di crack, è stato indirizzato da alcuni spacciatori di strada alla Vucciria e messo in contatto con pusher specializzati nel reperimento di questo potente derivato della cocaina. L’assuntore ha, in effetti, facilmente ottenuto alcune dosi, ma l’esserne entrato in possesso ha segnato l’inizio del suo calvario: sarebbe stato costretto dai pusher a consumarla nell’appartamento di vicolo dei Calzonai e sotto costante minaccia ad acquistarne e consumarne altra. Sarebbe stato costretto anche a consegnare il denaro in suo possesso, oltre 100 euro e a reperirne dell’altro necessario a pagare le dosi acquistate controvoglia; avrebbe subito percosse e minacce e soltanto dopo alcune ore di privazione di libertà, sarebbe riuscito a fuggire, trovare rifugio in un esercizio commerciale e lanciare l’allarme. 

Il secondo episodio risale al 5 di ottobre ed è stato ricostruito dai Falchi della Squadra Mobile palermitana. Protagonista un giovane professionista originario di un’altra provincia siciliana, il quale, di passaggio nel capoluogo, non ha resistito alla tentazione di acquistare e consumare della cocaina, per far ciò, rivolgendosi ad alcuni pusher della Vucciria. Nell’arco di alcune ore, a cavallo tra sabato e domenica, il professionista, anche alla luce del pregresso rapporto di conoscenza con i suoi fornitori, ha acquistato un numero di dosi, concesse anche a debito. Quando i pusher hanno intuito la sua momentanea indisponibilità di denaro per onorare il debito, avrebbero deciso di ricorrere alle maniere forti trattenendolo in un appartamento della Vucciria, lo stesso di vicolo dei Calzonai del primo episodio, fin quando non fossero stati ripagati delle loro dosi. Il denaro, la vittima, lo avrebbe ottenuto dopo averlo chiesto telefonicamente al genitore, al quale avrebbe fedelmente reso il racconto della sua disavventura, chiedendo un bonifico sulla propria carta prepagata. Il genitore, allarmato, ha effettuato una compiuta segnalazione di quanto stesse accadendo a Palermo ad un Ufficio della Polizia di Stato presso il suo luogo di residenza, facendo così immediatamente scattare la segnalazione raccolta dai poliziotti della Mobile palermitana. Gli agenti hanno individuato la vittima, in stato di shock per le strade della Vucciria, appena rilasciata dai suo sequestratori dopo aver vista soddisfatta la loro richiesta economica.

Stefania Brusca

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