È ripreso oggi nella sede della prima circoscrizione il percorso tracciato per cercare di garantire la vivibilità del centro storico. Vivibilità che qui è sinonimo di regole certe, attenzione ai cittadini e alle categorie produttive, promozione della cultura e sicurezza. Dopo l’ultimo, acceso, consiglio in strada a piazza Marina, tenuto dare un segnale forte da parte della comunità a pochi giorni dall’aggressione di un giornalista tedesco, questa mattina si è deciso di trasformare le richieste del territorio esposte in occasione dell’assemblea in atti concreti. «Il clima è stato molto propositivo – afferma il presidente della prima circoscrizione Massimo Castiglia- si è discusso su come intervenire sulla comunità della Kalsa. Per questo abbiamo esaminato la questione, partendo dal punto di vista della continuità educativa, insieme alla preside della scuola Ferrara e all’assessore Mattina e agli operatori culturali e sociali e diverse associazioni. Si è discusso su come la scuola può co-organizzare, con il Comune e con il territorio, interventi volti a sostenere un impegno in questo senso per tre anni, attraverso gli educatori legati al progetto Dappertutto. Inoltre stiamo ragionando su come provare a riaprire la ludoteca di piazza Marina nel giro di qualche mese».
«Il centro storico è la circoscrizione più piccola – sottolinea Castiglia – conta dai 26 ai 28mila residenti ma c’è un continuo via vai di persone tra la popolazione della notte e chi viene qui per lavorare».Un tasto dolente, riferisce il presidente della circoscrizione, rimangono i regolamenti fermi in Consiglio comunale «che non permettono l’applicazione di una serie di politiche più facili da seguire per i cittadini come quello dei beni comuni, dell’inclusione sociale, dei dehors». Senza contare Il regolamento sulla videosorveglianza, dove Palermo è «uno dei pochi comuni che non ce l’ha, e questo crea molti problemi nel momento in cui i cittadini chiedono la sorveglianza di alcune aree sensibili, non solo per quanto riguarda la Ztl». E in tema di argomenti delicati si è affrontato oggi, insieme all’assessore Mattina quello delle tossicodipendenze e dei ragazzi vittime delle sostanze stupefacenti. «Nei prossimi giorni avremo un incontro al Regina Margherita. Il Comune sosterebbe la scuola per un bando volto ad attivare educatori che interverrebbero in primo luogo all’Albergheria, il quartiere più frequentato da adolescenti e, una volta messo a punto, si potrà stabilire come replicarlo in altre aree». Si affiancherebbe così al lavoro delle forze dell’ordine, il recupero di questi ragazzi che a volte passano dal consumo allo spaccio pur di comprarsi le dosi.
Ma per rendere vivibile il centro storico il tema della presenza asfissiante delle auto, soprattutto nel fine settimana, è un tema da affrontare. In questo senso va la Ztl notturna che nelle intenzioni di Giusto Catania dovrebbe partire dal 6 dicembre e interessare una fascia oraria che va dalle 20 a un orario ancora da definire. «Non ritengo sia un provvedimento contro qualcuno, contro la movida selvaggia o contro i commercianti o i locali notturni ma uno strumento necessario per migliorare la vivibilità del centro storico. Ovviamente parte in via sperimentale e saranno i fatti a confermare se si va in quella direzione o meno. Serviranno probabilmente delle modifiche come per le aree di sosta e il potenziamento del trasporto pubblico ma vedremo via via».
Castiglia è consapevole che il provvedimento subirà dei necessari aggiustamenti ma questo non pregiudica la misura in sé: «Il top sarebbe di avere subito tutto quello che ci serve e in questo senso so che Amat sta facendo unno sforzo per incrementare alcune linee anche di notte». Per quanto riguarda invece i ristoratori «la sospensione all’ora di cena non si può fare, la gente si troverebbe intrappolata. Sarebbe invece utile che le categorie che rappresentano i commercianti attivino con Amat convenzioni per avere dei carnet di pass Ztl scontati che gli esercenti possano offrire al posto dell’amaro. Questo permetterebbe di avere un centro storico e una clientela serena di poter girare tranquillamente per le vie del centro. Senza contare che è meglio un’auto con cinque persone che cinque persone con cinque macchine diverse. Vanno cambiate le abitudini. Anche i locali notturni ne gioveranno, grazie a strade libere in caso di via di fuga. Sono convinto che più gente di adesso andrà in quelle zone per godersi il centro storico a piedi».
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